Ci sono libri che, per il loro potere di emozionare, ispirare e trasformare, meritano di essere letti almeno una volta nella vita. Questi testi non sono solo storie, ma veri e propri viaggi nell’anima umana, capaci di lasciare un segno indelebile. Ecco una lista di dieci libri che, a mio avviso, dovreste assolutamente leggere prima di morire.
lunedì 15 luglio 2024
Recensione: "Il morso della reclusa" di Fred Vargas
Fred Vargas, pseudonimo dell'archeologa e storica francese Frédérique Audoin-Rouzeau, ci sorprende ancora una volta con "Il morso della reclusa", un thriller avvincente che intreccia mistero, scienza e mitologia in un quadro narrativo mozzafiato. Pubblicato nel 2017, questo libro rappresenta un ulteriore tassello nelle indagini del commissario Adamsberg, personaggio ormai iconico nella letteratura poliziesca contemporanea.
domenica 14 luglio 2024
Alda Merini: un'icona della poesia italiana
Veleggio come un'ombra
nel sonno del giorno
e senza sapere
mi riconosco come tanti
schierata su un altare
per essere mangiata da chissà chi.
Io penso che l'inferno
sia illuminato di queste stesse
strane lampadine.
Vogliono cibarsi della mia pena
perché la loro forse
non s'addormenta mai.
Alda Merini, una delle voci poetiche più straordinarie del Novecento italiano, nacque il 21 marzo 1931 a Milano. La sua vita, costellata di momenti di sofferenza e di straordinaria creatività, ha lasciato un'impronta indelebile nella letteratura italiana.
sabato 13 luglio 2024
"L'amica geniale" di Elena Ferrante eletto miglior libro del secolo secondo il New York Times
Mi ha sorpreso non poco la scelta del New York Times di eleggere "L'amica geniale" miglior libro del XXI secolo, prima di tutto il secolo deve ancora terminare, ma anche ammesso che si vogliano tenere in considerazione gli ultimi 25 anni, la decisione mi sorprende ugualmente, poiché "L'amica geniale" non è un testo facilmente digeribile, è ostico e rasposo sia per quanto riguarda la trama, ma soprattutto lo stile utilizzato che non cerca di facilitare le cose al lettore, non ci pensa proprio. Lo stesso NYT nella motivazione scrive: "Leggere la Ferrante è come andare in bicicletta sulla ghiaia: è grintoso, scivoloso e snervante, tutto allo stesso tempo".
giovedì 11 luglio 2024
Oriana Fallaci: Scrittore
Nata a Firenze il 29 giugno del 1929, Oriana Fallaci è tutt'ora una delle figure italiane più conosciute al mondo. Su di lei si è scritto tutto e il contrario di tutto, ma resta il fatto che la sua intraprendenza abbia cambiato il volto del giornalismo e dato una spinta fortissima all'emancipazione femminile.
Era una ribelle, Oriana, una lottatrice che per gli ideali in cui credeva non si è piegata davanti a niente e a nessuno come quando si è tolta il chador davanti a Khomeini, per non parlare dei reportage dalla trincea. La Fallaci è stata infatti la prima donna italiana ad andare al fronte come inviata speciale.
I suoi romanzi sono stati tradotti e venduti in ogni angolo del pianeta e forse la sua fama è ancor più leggendaria all'estero che in Italia.
Oriana Fallaci o la si ama o la si odia, così come lei non ha mai amato le mezze misure, e questo emerge chiaro come il sole leggendo i suoi romanzi con quello stile meraviglioso che danza fra poesia e sangue.
Io alla Fallaci devo tutto il mio amore per i libri, per la letteratura. L'ho incontrata nei primi anni Novanta, all'epoca andavo ancora alle scuole medie. Mi sono imbattuta in "Lettera a un bambino mai nato" e ne sono rimasta folgorata. Quel testo, benché breve, è un concentrato di emozioni, parole, poesia e sangue che mi ha fatto innamorare dei libri e della scrittura più di tutto quel che avevo letto fino a quel momento.
È iniziata lì la mia ricerca per la bella scrittura capace di travolgere, emozionare e far riflettere, perché uno dei pregi di Oriana Fallaci era proprio quello: far riflettere con le sue parole che erano al contempo schiaffi e carezze.
Ma chi era Oriana Fallaci?
lunedì 15 aprile 2024
Mini Corso di scrittura per principianti - Lezione n. 1 EMOZIONARE
Quello che resta dei libri che leggiamo sono le emozione che ci regalano, e più sono immersivi e coinvolgenti e più riusciamo ad apprezzarli e a immedesimarci nei personaggi.
La chiave quindi per scrivere un buon testo è EMOZIONARE. Ma come si fa?
La prima cosa da fare, nonché la più banale, ma forse anche la più difficile è IMMEDESIMARSI NEI PERSONAGGI, vedere con i loro occhi, sentire con le loro orecchie, percepire le loro sensazioni e soprattutto le loro emozioni, perché sono quelle che devono essere stimolate anche nella mente del lettore per far sì che la lettura induca il cervello a creare le immagini nella mente di chi legge e faccia vibrare le emozioni come se le stesse vivendo in prima persona.
Se io dico che Giuseppe scala la montagna e quando è in cima si butta con il deltaplano, per quanto possa essere un episodio eclatante, avventuroso, persino inverosimile, la percezione che si ha non solo non è coinvolgente, ma scivola senza lasciare traccia.
Se io invece narro l'avventura di Giuseppe raccontando della fatica che compie nella scalata, del dolore alle dita, le vesciche e i tagli sulla pelle provocati dalla roccia, il sole cocente sulla schiena, un piede che perde l'appiglio e rischia di farlo cadere, e poi il sollievo e la soddisfazione di aver raggiunto la vetta, il vento sulla pelle, la bellezza del panorama che si apre attorno a lui con le cime circostanti, la vallata ai piedi, il verde dei boschi che corre lungo i pendii, un'aquila che vola nel cielo e lui stesso, seguendo l'aquila sale sul deltaplano e si lancia libero come un uccello con tutto il mondo ai suoi piedi; stimolo la mente del lettore a visualizzare le immagini narrate e a percepirne le emozioni.
Per farlo è fondamentale avere ben chiaro in mente L'AMBIENTAZIONE e soprattutto occorre CONOSCERE perfettamente i propri PERSONAGGI dal momento in cui ipoteticamente sono nati, fino a quando entrano in scena. Ovvio che al lettore non bisogna rivelare la biografia completa come numero di scarpe, piatto preferito o a quale età si è rotto il mignolo del piede, ma queste informazioni servono all'autore per dare un'anima e una tridimensionalità ai personaggi che devono avere ognuno la propria voce, il proprio carattere, il proprio temperamento, i propri gusti. Ciò non solo arricchirà la storia, ma ci permetterà di farli muovere e parlare con una coerenza e una cifra stilistica ben precisa e riconoscibile.
giovedì 4 aprile 2024
Mini Corso di Scrittura per principianti - Introduzione
REGOLA N. 1: EMOZIONARE
Conoscere a menadito le regole ortografiche e grammaticali non basta per scrivere un romanzo degno di essere pubblicato.
La conoscenza della lingua italiana non è infatti condizione sufficiente per saper narrare, che è cosa ben diversa dallo scrivere in sé, poiché la lingua che occorre utilizzare nei romanzi è quella delle emozioni.
sabato 23 marzo 2024
Recensione: "La ninnananna degli alberi" di Alice Bassoli
sabato 3 settembre 2022
Recensione: "Delitto sull'Isola Bianca" di Chiara Forlani
1950. Un'isola nel Po, nei pressi di Pontelagoscuro, dove la vita è scandita dai ritmi della campagna come nell'Ottocento: niente elettricità o meccanizzazione. Solo la forza fisica a contrastare la dirompenza della natura che, così come ha regalato terre da coltivare, così le può togliere con un'inondazione improvvisa e devastante. Fatica, povertà e un morto ammazzato che viene trovato nel bosco col cranio fracassato. I primi sospettati non possono che essere gli altri abitanti nell'isola, ma sarà davvero così? Ci penserà il Foresto, con la sua sensibilità acuita da un proiettile conficcato nel cervello, ad aiutare l'amico maresciallo a risolvere un'indagine che pare già chiusa, ma che non lo è affatto.
lunedì 22 agosto 2022
Recensione: "Con l'arte e con l'inganno" di Valeria Corciolani
Come direbbe Edna: Porcaloca quanto mi è piaciuto!
Parto col dire che le mie aspettative erano molto alte e non solo non sono state disattese, ma Con l'arte e con l'inganno ha alzato ancora di più l'asticella; attendo, perciò, con ansia il 30 agosto quando uscirà Di rosso e di luce, il secondo volume delle indagini di Edna Silvera.
Divertente, coinvolgente, personaggi strambi, caratterizzati in perfetto stile Corciolani, e poi arte a vagonate. Con l'arte e con l'inganno è un meraviglioso mix di tutto quello che mi piace: dialoghi efficaci, taglienti; cura maniacale del linguaggio, di ogni singola parola poiché, come Edna insegna: mai perdere di vista i dettagli! E cultura, tanta, tantissima cultura.
venerdì 19 agosto 2022
Recensione: "Tre vittime e un'assassina, Leonarda Cianciulli, la saponificatrice di Correggio" di Luciana Battan - Brè Edizioni
Fin dove può spingersi una madre per salvare i suoi figli?
Per rispondere a questa
domanda basta leggere “Tre vittime e un’assassina: Leonarda Cianciulli, la saponificatrice di Correggio”.
La storia della Cianciulli ha sempre suscitato in me un fascino inquieto, quella macabra curiosità che mi imponeva di chiedermi cosa avesse spinto una donna a uccidere e saponificare le sue vittime. Ed è per questo che ho voluto leggere questo libro che prende origine proprio dal memoriale della Cianciulli, abilissima negli affari, astuta; tanto scaltra quanto folle, come folle è la sua storia che pare la trama di un film dell’orrore, ma che risulta ancor più spaventosa realizzando che invece è tutta vera.
martedì 16 agosto 2022
Recensione: "Il labirinto delle nebbie" di Matteo Cavezzali
La palude è la rivincita della natura sull’intelletto umano. La palude non può essere domata, né compresa. È l’inconscio, il labirinto, che fa smarrire e sprofondare.
Amo i romanzi ambientati nella “mia” terra: quei
luoghi monopolizzati dal Delta del Po e dalle sue suggestive e irremovibili
leggi, dove la nebbia la fa da padrone nell’aria, offuscando la vista, e dove la
palude rende incerto ogni passo.
Sono terre ricche di misteri e suggestioni, luoghi
di leggende e credenze arcaiche che affondano le radici nelle paure dei nostri
antenati, ma che respirano ancora fra le incertezze di oggi.
Matteo Cavezzali intreccia una trama noir che s’insinua fra le atmosfere senza tempo del Delta del Po, immaginando un paese: Afunde, il cui nome si differenzia solo per un accento dal verbo afundè, che in dialetto significa affondare. Tale luogo, infatti, che sorge ai margini della palude, affonda a una velocità inquietante, ma i suoi abitanti, per la maggior parte donne vedove della Grande Guerra, non se ne curano, poiché la palude e le sue regole non si discutono, le si accettano e basta.
venerdì 12 agosto 2022
Recensione: "Acqua passata" di Valeria Corciolani
Bisogna sempre saper aspettare, che siano i minuti necessari per l'infusione di un buon tè o che siano le ore utili a trasformare una vita.
Se avete l'abbonamento a Kindle Unlimited, non vi siete ancora fatti travolgere dalla serie La colf e l'ispettore, e amate i gialli spassosi, quelli che strappano anche qualche risata, vi consiglio di correre a leggere Acqua passata di Valeria Corciolani.