giovedì 11 luglio 2024

Oriana Fallaci: Scrittore

Nata a Firenze il 29 giugno del 1929, Oriana Fallaci è tutt'ora una delle figure italiane più conosciute al mondo. Su di lei si è scritto tutto e il contrario di tutto, ma resta il fatto che la sua intraprendenza abbia cambiato il volto del giornalismo e dato una spinta fortissima all'emancipazione femminile.

Era una ribelle, Oriana, una lottatrice che per gli ideali in cui credeva non si è piegata davanti a niente e a nessuno come quando si è tolta il chador davanti a Khomeini, per non parlare dei reportage dalla trincea. La Fallaci è stata infatti la prima donna italiana ad andare al fronte come inviata speciale.

I suoi romanzi sono stati tradotti e venduti in ogni angolo del pianeta e forse la sua fama è ancor più leggendaria all'estero che in Italia.

Oriana Fallaci o la si ama o la si odia, così come lei non ha mai amato le mezze misure, e questo emerge chiaro come il sole leggendo i suoi romanzi con quello stile meraviglioso che danza fra poesia e sangue.

Io alla Fallaci devo tutto il mio amore per i libri, per la letteratura. L'ho incontrata nei primi anni Novanta, all'epoca andavo ancora alle scuole medie. Mi sono imbattuta in "Lettera a un bambino mai nato" e ne sono rimasta folgorata. Quel testo, benché breve, è un concentrato di emozioni, parole, poesia e sangue che mi ha fatto innamorare dei libri e della scrittura più di tutto quel che avevo letto fino a quel momento.

È iniziata lì la mia ricerca per la bella scrittura capace di travolgere, emozionare e far riflettere, perché uno dei pregi di Oriana Fallaci era proprio quello: far riflettere con le sue parole che erano al contempo schiaffi e carezze.

Ma chi era Oriana Fallaci?

Nata in una famiglia di forti ideali antifascisti, già da giovanissima, la sua vita è segnata dall'impegno politico: a soli 14 anni entra a far parte della Resistenza italiana contro l'occupazione nazifascista. Questa esperienza temprerà il suo carattere, infondendole un senso di giustizia e un coraggio che l'accompagneranno per tutta la vita.

Dopo la guerra entra a far parte del settimanale "L'Europeo". Negli anni '60 e '70, si fa notare per le sue interviste a personaggi di rilievo mondiale, tra cui Henry Kissinger, Yasser Arafat, Golda Meir, e l'Ayatollah Khomeini. Le sue interviste non sono semplici dialoghi, ma veri e propri duelli verbali, dove emerge tutta la sua abilità di giornalista e la passione per la verità per mettere a nudo le contraddizioni e le ipocrisie dei potenti.

Oltre al giornalismo, Fallaci è stata una scrittrice prolifica. Il suo primo grande successo letterario è stato "Lettera a un bambino mainato" (1975), un'opera intensa e personale che affronta temi universali come la maternità, l'aborto e il significato della vita. Questo libro, insieme a "Un uomo" (1979), dedicato al suo compagno Alexandros Panagulis, eroe della resistenza greca contro la dittatura dei colonnelli, ha consolidato la sua reputazione di scrittrice impegnata e passionale. A essi si aggiunge "Niente e così sia", vincitore del premio Bancarella 1970, un testo brutale nella sua magnificenza che racconta l'orrore e l'insensatezza della guerra attraverso gli occhi di Oriana impegnata in Vietnam come inviata di guerra per "L'Europeo".

"Perché quasi niente quanto la guerra, e niente quanto una guerra ingiusta, frantuma la dignità dell'uomo"

Altri libri riempiono la bibliografia di Oriana come "Il sesso inutile", "Penelope alla guerra", "Intervista con la storia", "Insiallah", "I sette peccati di Hollywood", "Se il sole muore", "Gli antipatici", "Un cappello pieno di ciliege", fino ai più recenti e controversi "La rabbia e l'orgoglio", "La forza della ragione" e "L'Apocalisse", testi che hanno suscitato intense polemiche e dibattiti, dividendo l'opinione pubblica tra chi la considerava una paladina della libertà d'espressione e chi la accusava di islamofobia.

Oriana Fallaci è scomparsa il 15 settembre 2006, ma il suo lascito è più vivo che mai.

È tubulata a Firenze nel cimitero Evangelico degli Allori e. sulla sua tomba c'è scritta un'unica parola: "Scrittore". 

Oriana era questo, una sovversiva anche con le parole, la prima arma che aveva per combattere l'ipocrisia e farsi largo in un mondo di uomini.

 La sua vita e le sue opere continuano a ispirare giornalisti, scrittori e lettori in tutto il mondo. Fallaci ha insegnato a molti il valore del coraggio e della sincerità, mostrando che la verità, per quanto scomoda, deve essere sempre ricercata e raccontata.

La sua figura rimane emblematica non solo per il suo contributo al giornalismo e alla letteratura, ma anche per il suo impegno civile e la sua capacità di affrontare temi difficili con passione e integrità. Oriana Fallaci è stata e rimarrà una voce potente e indimenticabile nel panorama culturale mondiale.

Se non avete ancora letto le sue opere, vi consiglio di farlo: scoprirete una voce potente e inconfondibile, capace di farvi riflettere e di emozionarvi profondamente. Alla prossima, con un’altra storia affascinante da raccontare!

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