sabato 3 settembre 2022

Recensione: "Delitto sull'Isola Bianca" di Chiara Forlani



1950. Un'isola nel Po, nei pressi di Pontelagoscuro, dove la vita è scandita dai ritmi della campagna come nell'Ottocento: niente elettricità o meccanizzazione. Solo la forza fisica a contrastare la dirompenza della natura che, così come ha regalato terre da coltivare, così le può togliere con un'inondazione improvvisa e devastante. Fatica, povertà e un morto ammazzato che viene trovato nel bosco col cranio fracassato. I primi sospettati non possono che essere gli altri abitanti nell'isola, ma sarà davvero così? Ci penserà il Foresto, con la sua sensibilità acuita da un proiettile conficcato nel cervello, ad aiutare l'amico maresciallo a risolvere un'indagine che pare già chiusa, ma che non lo è affatto.

Chiara Forlani inanella una trama lineare, immergendo il lettore in un'epoca passata, non così lontana nel tempo, ma che invece pare distante anni luce dall'epoca moderna. In questi giorni di crisi energetica in cui tutti temiamo di restare al buio poiché senza elettricità non sappiamo più vivere, questo libro ci accompagna in un tempo in cui non esisteva altro che la luce delle candele e delle lampade a olio, in cui il sole scandiva le giornate, le famiglie vivevano insieme nelle case coloniche e per chiamarsi bastava urlare il nome del vicino o andare a casa sua, non come ora che parliamo tra di noi attraverso il telefono anche se a dividerci c'è solo un muro.

Oltre a esser un giallo, quindi, Delitto sull'isola Bianca racconta uno spaccato di vita e di storia delle nostre terre nel secondo dopoguerra dove le ambiguità e i soprusi erano ovunque e le differenze sociali erano abissali. Dove la famiglia stessa era un aguzzino da cui difendersi e dove la legge del più forte era l'unica che contava davvero.


TRAMA:

Anno 1950, un’isola al mezzo al Po, un misterioso delitto da risolvere, che tutti gli abitanti del luogo avevano motivo di commettere, un giovane ombroso che vive con un proiettile conficcato nel cranio e viene coinvolto in una vicenda dai contorni tenebrosi.
Diverse famiglie vivono sull’isola Bianca, un luogo sperduto dove l’esistenza segue i ritmi e le cadenze dell’Ottocento.
Vita di campagna, amori, saggezza popolare e segreti inconfessabili: tutto concorre alla soluzione del mistero, in un crescendo di tensione che si stende come un sudario sulla bellezza selvaggia della terra situata tra la città di Ferrara e il grande, maestoso fiume Po.


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