venerdì 6 novembre 2009

Dante Alighieri Divina Commedia Canto V Paolo e Francesca

Amor, ch'a nullo amato amar perdona,
Mi prese del costui piacer si forte,
Che, come vedi, ancor non m'abbandona


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Nessun maggior dolore
Che ricordarsi del tempo felice
Ne la miseria


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Per più fiate li occhi ci sospinse
Quella lettura, e scolorocci il viso;
Ma solo un punto fu quel che ci vinse.
Quando leggemmo il disiato riso
Esser baciato da cotanto amante,
Questi, che mai da me non fia diviso,
La bocca mi baciò tutto tremante.
Galeotto fu il libro e chi lo scrisse:
Quel giorno più non vi leggemmo avante.

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