venerdì 22 maggio 2020

Recensione: "Il margine della notte" di Ferdinando Salamino

Un altro paese, un'altra città, un altro insospettabile mestiere. Ma il passato ha braccia più lunghe di qualsiasi distanza si possa percorrere per sfuggirgli.



    "Il margine della notte" di Ferdinando Salamino segna il ritorno di Michele Sabella, uno dei personaggi più trascinanti, coinvolgenti e indimenticabili della narrativa moderna e dopo aver letto "Il kamikaze di cellophane" ero ansiosa di immergermi ancora una volta nella storia di questo personaggio e di Elena: la sua "dea di ossa". Le mie aspettative non sono state disattese, anzi! L'indiscusso talento dell'autore ha prodotto un romanzo diverso dal primo volume, ma ugualmente dirompente e sconvolgente. Il suo stile curato, ficcante e per nulla banale coinvolge il lettore fra le viscere di una trama cruda, cruenta che pone le basi nell'odio più feroce.
    Quello che vuole Michele è un nuovo inizio, un'occasione per lasciare i fantasmi nel passato e ricominciare, e diventa un poliziotto della divisione crimini d'odio di una sonnolenta cittadina delle Midlands inglesi, che sembra solo la trovata pubblicitaria della polizia per tenere a bada l'opinione pubblica, ma l'apparente suicidio di Paulina Szymbova, immigrata polacca con problemi di droga, sconvolge i suoi piani, risveglia i demoni di cellophane e fa crollare tutta la fragile impalcatura che teneva in piedi i cocci della sua vita.
    Per non riflettere sulla disfatta della propria sfera privata Michele si concentra sul lavoro, e come un ostinato bisonte continua a testa bassa a indagare, seguendo il suo istinto guidato proprio dai demoni che invano cerca di sopire, fino a scardinare il muro di silenzi, di omertà e di privilegi che tiene in piedi una spietata organizzazione criminale. Ma ciò che si ritrova fra le mani è una vittoria amara, che non salva lui e non salva Elena che tutto vuole fuorché essere salvata.
    Consiglio vivamente la lettura de "Il margine della notte" così come tutti i lavori di Ferdinando Salamino che si conferma essere una perla rara nell'intero panorama editoriale moderno.

"Aveva l'età delle ragazze che fanno la festa di laura, si sbronzano con le amiche e baciano sconosciuti per vincere qualche stupida scommessa.
L'età per partire in Erasmus e innamorarsi del ragazzo francese che dipinge paesaggi dal terrazzo di casa.
Aveva quell'età e un sacchetto sulla testa."

"I fumatori incalliti sono le persone meno vulnerabili al mondo, perché sanno sempre cosa fare con le mani e se ne stanno al sicuro dietro le volute grigie che esalano dalla bocca. Se non sanno cosa dire, possono fare un tiro e prendere tempo."
TRAMA:

Michele Sabella si è lasciato alle spalle l'Italia, un padre ergastolano e un segreto di sangue. Tutto ciò che desidera è un'occasione per ricominciare e quella sonnolenta cittadina delle Midlands inglesi, con il suo dipartimento di polizia in cui nessuno indaga mai su nulla, sembra il luogo perfetto per dimenticare ed essere dimenticato. Quando però Paulina Szymbova, immigrata polacca con problemi di droga, viene trovata morta nel suo appartamento con un biglietto di addio nella mano, Michele si convince che l'apparente suicidio nasconda qualcosa di più di un semplice atto di disperazione. Contro il parere dei colleghi e dei superiori, intraprende un'indagine solitaria che lo condurrà oltre le tranquille e rispettabili apparenze della città, nelle sue viscere colme di odio e violenza. Mentre nel ghetto di Merchant Court giovani immigrate continuano a scomparire e a morire, Michele è costretto a domandarsi, ancora una volta, quanto sia sottile la linea che lo separa dai mostri a cui dà la caccia.


AUTORE: Ferdinando Salamino
EDITORE: Golem Edizioni
COLLANA: Ombre
GENERE: Gialli / Thriller
FORMATO: Ebook - Cartaceo 

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