L'accento
L'accento c'è in ogni parola e, in base alla sillaba su cui cade, ne cambia la denominazione:
- Tronca: parola in cui l'accento cade sull'ultima sillaba;
- Piana: quando l'accento cade sulla penultima;
- Sdrucciola: quando l'accento cade sulla terzultima;
- Bisdrucciola: quando l'accento cade sulla quartultima.
La sillaba accentata si chiama tonica, mentre le altre atone.
Tipi di accenti:
- Acuto: ha la punta in basso a sinistra e indica un suono chiuso. E' l'accento da usare nei composti di che: perché, affinché, nonché;
- Grave: ha la punta in basso a destra e indica un suono aperto (es. caffè);
- Circonflesso che, nella lingua italiana, non viene praticamente più utilizzato. (^).
Dopo la teoria, passiamo alla pratica: come e quando usare gli accenti? Ecco alcune regole.
E' obbligatorio scrivere l'accento nei seguenti casi:
- con le preposizioni lì e là (mai con qui e qua);
- con il pronome sé, ma non nel caso in cui sia accompagnato (es. se stesso);
- nelle parole tronche (es. virtù, libertà);
- nei monosillabi formati da un dittongo con l'accento sull'ultima vocale (es. più, già, piè);
- nei monosillabi che potrebbero confondersi con termini di uguale grafia: (es. dà - verbo dare - da - preposizione, lì - avverbio - li pronome);
- nei composti di tre, blu, re (es. ventitré, gialloblù, viceré).
All'interno delle parole non è obbligatorio scrivere l'accento, tuttavia è possibile farlo quando si rischia di confondere il significato della parola stessa.
L'apostrofo
L'apostrofo si usa, facoltativamente, in caso di elisione: quando cade la vocale in fondo ad una parola perché essa ne precede un'altra che comincia per vocale.
VANNO accentate per esempio:
- Be' da bene;
- Po' da poco;
- Da' da dai (verbo dare);
- Fa' da fai;
- Mo' da modo;
- Va' da vai.
NON vanno accentati:
- L'articolo indeterminativo maschile un (un uomo);
- Tal e qual (qual è si scrive senza apostrofo);
L'elisione è inoltra da evitare nei seguenti casi:
- con la preposizione da;
- con gli davanti ad una vocale che non sia la i;
- con la particella pronominale le (con significato di "a lei" o "a esse")
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