Nel percorso di Terapia della scrittura, la metafora non è un ornamento stilistico, ma uno strumento potente di conoscenza e trasformazione.
Pensare per metafore: come funziona davvero
Dal punto di vista mentale, la metafora nasce da operazioni intuitive e immaginative, legate a quell’area del nostro funzionamento psichico che privilegia immagini, associazioni, simboli. È una forma di pensiero che non procede per analisi, ma per risonanza.
Quando usiamo una metafora, non stiamo spiegando qualcosa: stiamo trasponendo un’esperienza da un piano all’altro.
Non a caso, la parola metafora deriva dal greco metaphérein, che significa “portare oltre”. Portare un contenuto emotivo oltre il suo silenzio, oltre il blocco delle parole abituali, oltre la difficoltà di nominare direttamente ciò che fa male.
Dare voce alla sofferenza
Dire “mi sento schiacciato”, “sono in un tunnel”, “ho un nodo allo stomaco” non è un modo impreciso di parlare: è spesso l’unico modo possibile.
La metafora dà voce alla sofferenza senza esporla direttamente.
La rende avvicinabile, osservabile, scrivibile.
La metafora è già nel nostro linguaggio quotidiano
Usiamo metafore molto più di quanto pensiamo.
Il nostro sistema concettuale è, in larga parte, di natura metaforica.
La metafora è immediata perché è profondamente umana.
Ci permette di comprendere l’astratto attraverso il concreto, l’invisibile attraverso l’immagine.
Perché la metafora è così efficace nella scrittura terapeutica
Nel contesto della Terapia della scrittura, la metafora offre numerosi benefici:
-
permette di esprimere emozioni complesse senza esserne travolti;
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crea una distanza protettiva tra sé e il vissuto doloroso;
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favorisce l’integrazione tra pensiero razionale ed emotivo;
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stimola intuizione, immaginazione e creatività;
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rende comunicabile ciò che prima era confuso o indicibile;
Scrivere in metafora non significa fuggire dalla realtà, ma accedervi da un’altra porta.
✍️ Esercizio – Se ciò che provo fosse…
Un invito a provare: esercizio di scrittura metaforica
Se vuoi testare su di te la potenza della metafora, prova questo esercizio semplice.
Tempo: 5–10 minuti
Occorrente: carta e penna
Completa per iscritto questa frase, senza pensarci troppo:
“Se ciò che sto vivendo in questo momento fosse una cosa, sarebbe…”
Lascia che emerga un’immagine:
un oggetto, un luogo, un fenomeno naturale, un animale, una situazione.
Poi descrivila:
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com’è fatta
-
dove si trova
-
che temperatura ha
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se si muove o è ferma
-
cosa fa a chi le si avvicina
Non spiegare cosa rappresenta. Resta nella metafora.
Quando hai finito, rileggi. Spesso l’immagine sa già dire molto più di quanto avresti potuto spiegare.
La metafora non risolve il dolore, ma lo rende abitabile.
E questo, nella scrittura come nella vita, è spesso il primo vero passo di cura.
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