lunedì 23 novembre 2009

da Lettera ad un bambino mai nato di Oriana Fallaci

La vita è una tale fatica, bambino. È una guerra che si ripete ogni giorno, e i suoi momenti di gioia sono parentesi che si pagano un prezzo crudele.
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Il cuore e il cervello, non hanno sesso. Nemmeno il comportamento. Se sarai una persona di cuore e di cervello, ricordalo, io non starò certo tra quelli che ti ingiungeranno, di comportarti in un modo o nell'altro in quanto maschio o femmina
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Esser uomo, non significa avere una coda davanti significa: essere una persona. E innanzitutto, a me interessa che tu sia una persona. È una parola stupenda. La parola persona, perché non pone limiti a un uomo o una donna, non traccia frontiere tra chi la coda ce l'ha e chi non ce l'ha
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Io, te lo ripeto, non temo il dolore. Esso nasce con noi, cresce con noi, ad esso ci si abitua come al fatto di avere due braccia e due gambe
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"Amore" Onestamente non ho ancora capito di cosa tratti. Il mio sospetto è che si tratti di un imbroglio, gigantesco, inventato per tener buona la gente e distrarla. Di amore parlano i preti, i cartelloni pubblicitari, i letterati, i politici, coloro che fanno all'amore, e parlando d'amore, presentandolo come toccasana di ogni tragedia
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Venire al mondo è già un rischio. Quello di pentirsi, poi di essere venuti al mondo
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Lo so, avresti voluto vedere la luce, ma sei condannato al buio. Lo so, avresti voluto parlare, ma nessuno sentirà mai i tuoi gorgheggi felici. Non imparerai mai a dire "mamma" perché nessuno te lo insegnerà. Non vivrai mai, perché ancora non eri nato che eri già morto

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