sabato 28 novembre 2009

da Intervista con la storiadi Oriana Fallaci

La storia è fatta da tutti o da pochi? Dipende da leggi universali o da alcuni individui e basta?... Non riesco a escludere insomma che la nostra esistenza sia decisa da pochi, dai bei sogni o dai capricci di pochi, dall'iniziativa o dall'arbitrio di pochi. Questi pochi che attraverso le loro idee, le scoperte, le rivoluzioni, le guerre, addirittura un semplice gesto, l'uccisione di un tiranno, cambiano il corso delle cose e il destino della maggioranza... E sconsolato concludi che a dare una svolta anzichè un'altra sono in pochi, a farci prendere una strada anzichè un'altra son pochi, a partoire le idee, le scoperte, le rivoluzioni, le guerre, a uccidere i tiranni son pochi. Ancor più sconsolato ti chiedi come siano quei pochi: più intelligenti di noi, più forti di noi, più illuminati di noi, più intraprendenti di noi? Oppure individui come noi, nè meglio nè peggio di noi, creature qualsiasi che non meritano la nostra collera, la nostra ammirazione, la nostra invidia?... Una volta lì, tuttavia, diventava un gioco toccare la verità e scoprire che nemmeno un criterio selettivo ne giustificava il potere: chi determina il nostro destino non è davvero migliore di noi, non è nè più intelligente nè più forte nè più illuminato di noi. Semmai è più intraprendente, ambizioso.

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