tag:blogger.com,1999:blog-8541511733553265832024-02-20T07:40:47.740+01:00Libri e PoesieBlog letterario che raccoglie tutto ciò che può essere utile per diffondere la magia della parola.Unknownnoreply@blogger.comBlogger610125tag:blogger.com,1999:blog-854151173355326583.post-53044239942219287172022-09-03T11:48:00.004+02:002022-09-03T11:48:53.534+02:00Recensione: "Delitto sull'Isola Bianca" di Chiara Forlani<p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgktcRQxCTOUgS2Rnxd2mRUeLsRldC1WP4l4gGai5td1IzAUqFTHLrEX4svuzYVI3hMc0YTCqbptZDWwllhkzxzHV6WV63v2fPWG2fHvezYPmjw9aVz8RqCPWxL43PJEYkMP-t9WbnXDxIRPr52QjXY3ekBqlvtN_ZJtIZ3fq5kelqUUo3yHDce5VI1/s500/B09NX7WZRB.01._SCLZZZZZZZ_SX500_.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="333" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgktcRQxCTOUgS2Rnxd2mRUeLsRldC1WP4l4gGai5td1IzAUqFTHLrEX4svuzYVI3hMc0YTCqbptZDWwllhkzxzHV6WV63v2fPWG2fHvezYPmjw9aVz8RqCPWxL43PJEYkMP-t9WbnXDxIRPr52QjXY3ekBqlvtN_ZJtIZ3fq5kelqUUo3yHDce5VI1/w266-h400/B09NX7WZRB.01._SCLZZZZZZZ_SX500_.jpg" width="266" /></a></div><br /><span style="font-size: large;"><br /></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;">1950. Un'isola nel Po, nei pressi di Pontelagoscuro, dove la vita è scandita dai ritmi della campagna come nell'Ottocento: niente elettricità o meccanizzazione. Solo la forza fisica a contrastare la dirompenza della natura che, così come ha regalato terre da coltivare, così le può togliere con un'inondazione improvvisa e devastante. Fatica, povertà e un morto ammazzato che viene trovato nel bosco col cranio fracassato. I primi sospettati non possono che essere gli altri abitanti nell'isola, ma sarà davvero così? Ci penserà il Foresto, con la sua sensibilità acuita da un proiettile conficcato nel cervello, ad aiutare l'amico maresciallo a risolvere un'indagine che pare già chiusa, ma che non lo è affatto.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;">Chiara Forlani inanella una trama lineare, immergendo il lettore in un'epoca passata, non così lontana nel tempo, ma che invece pare distante anni luce dall'epoca moderna. In questi giorni di crisi energetica in cui tutti temiamo di restare al buio poiché senza elettricità non sappiamo più vivere, questo libro ci accompagna in un tempo in cui non esisteva altro che la luce delle candele e delle lampade a olio, in cui il sole scandiva le giornate, le famiglie vivevano insieme nelle case coloniche e per chiamarsi bastava urlare il nome del vicino o andare a casa sua, non come ora che parliamo tra di noi attraverso il telefono anche se a dividerci c'è solo un muro.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;">Oltre a esser un giallo, quindi, <a href="https://amzn.to/3CTChLU" target="_blank">Delitto sull'isola Bianca</a> racconta uno spaccato di vita e di storia delle nostre terre nel secondo dopoguerra dove le ambiguità e i soprusi erano ovunque e le differenze sociali erano abissali. Dove la famiglia stessa era un aguzzino da cui difendersi e dove la legge del più forte era l'unica che contava davvero.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;">TRAMA:</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><span style="background-color: white; color: #0f1111; text-align: start;">Anno 1950, un’isola al mezzo al Po, un misterioso delitto da risolvere, che tutti gli abitanti del luogo avevano motivo di commettere, un giovane ombroso che vive con un proiettile conficcato nel cranio e viene coinvolto in una vicenda dai contorni tenebrosi.</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #0f1111; text-align: start;" /><span style="background-color: white; color: #0f1111; text-align: start;">Diverse famiglie vivono sull’isola Bianca, un luogo sperduto dove l’esistenza segue i ritmi e le cadenze dell’Ottocento.</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #0f1111; text-align: start;" /><span style="background-color: white; color: #0f1111; text-align: start;">Vita di campagna, amori, saggezza popolare e segreti inconfessabili: tutto concorre alla soluzione del mistero, in un crescendo di tensione che si stende come un sudario sulla bellezza selvaggia della terra situata tra la città di Ferrara e il grande, maestoso fiume Po.</span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><span style="background-color: white; color: #0f1111; text-align: start;"><br /></span></span></p>
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E cultura, tanta, tantissima cultura.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><a href="https://amzn.to/3QVdjzu" target="_blank"><i>Con l'arte con l'inganno</i></a> è un intreccio di colori, suoni, sapori odori che ti cattura dalla prima parola e non ti molla fino all'ultima, macinando pagine su pagine non solo per capire come va a finire, ma anche per restare in compagni dei suoi personaggi, una su tutti la spigolosa Edna che tollera la compagnia solo del suo gatto Cagliostro e delle sue sette galline, che adorano Abba e Ricchi e Poveri, e che si chiamano come dive del cinema.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">Se volete uscire dal classico giallo, divertendovi a risolvere un mistero, ma senza perdere la risata, vi consiglio di leggere questo libro, ma anche gli altri testi di Valeria Corciolani, poiché il suo stile, la sua ricercatezza linguistica e i suoi personaggi, sono qualcosa che non vorrete più abbandonare.</span></p><p><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></p><p><span style="font-family: inherit; font-size: large;">TRAMA:</span></p><p></p><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #0f1111; font-family: inherit; font-size: large;">Edna Silvera, cinquantasette anni, è storica dell'arte e restauratrice di grande talento. Abita in una villetta a Chiavari e l'unica compagnia che gradisce è quella del gatto Cagliostro e delle sue galline, che adorano la musica degli ABBA e hanno nomi da dive del cinema (la Garbo, Marilyn, Bette Davis, la rossa Rita Hayworth). Chi la conosce sa che non ha peli sulla lingua: che si tratti di mettere in riga la madre ottantenne, Zara, che fa fuori una badante dietro l'altra, o di farsi valere con i baroni universitari, lei non si tira indietro. Anche se spesso finisce col mettersi nei guai. Dopo aver dato del "coglione maschilista" a un collega, Edna viene spedita a una conferenza a Siestri, paesino dell'entroterra ligure abbarbicato sui tornanti. Una punizione bella e buona, coronata da un piccolo incidente d'auto che la costringe a entrare nel negozio più vicino - la bottega di un antiquario - per cercare aiuto.</span></div><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #0f1111; font-family: inherit;">Quando scopre il cadavere del proprietario riverso a terra dietro una tenda e con le braghe calate, la polizia la considera una semplice testimone. Ma poi è lei a notare un dettaglio: un'antica tavola di legno che, sotto uno strato di pittura, potrebbe nascondere un tesoro...</span></div></span><p></p>
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domanda basta leggere <a href="https://amzn.to/3dHmZiJ" target="_blank">“Tre vittime e un’assassina: Leonarda Cianciulli, la saponificatrice di Correggio”</a>.<o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">La storia della Cianciulli ha sempre suscitato in me un fascino inquieto, quella macabra
curiosità che mi imponeva di chiedermi cosa avesse spinto una donna a uccidere e
saponificare le sue vittime. Ed è per questo che ho voluto leggere questo libro
che prende origine proprio dal memoriale della Cianciulli, abilissima negli
affari, astuta; tanto scaltra quanto folle, come folle è la sua storia che pare
la trama di un film dell’orrore, ma che risulta ancor più spaventosa
realizzando che invece è tutta vera.<o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">Questo testo offre
molti punti di vista, non solo quello di Leonarda Cianciulli e Norina Pansardi ovvero le due opposte personalità che abitavano il medesimo corpo; ma anche quello
delle ignare vittime e ciò permette di analizzare la storia da diverse angolazioni, assaporandone le sfaccettature, a volte macabre, altre persino
misericordiose, poiché Leonarda Cianciulli non si è mai risparmiata e ogni cosa
che faceva era mossa da un bene profondo, oserei dire quasi supremo, per lo
meno ai suoi occhi, che le imponeva di raggiungere i suoi obiettivi a qualunque
costo, che fosse sfamare i bisognosi o proteggere i suoi figli.<o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><i></i></span></span></p><blockquote><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><i>"... Lui non sa che io sono due donne insieme. Due persone in una. Sono Norina Pansardi e Nardina Cianciulli... La Norina è quella che deve agire. La Nardina invece è la madre che tanto deve soffrire, che non può fare nulla e si affida a Norina perché agisca al posto suo... Ed è da Norina che corre Nardina quando l'angoscia l'assale. Io sono Leonarda Cianciulli, ma non ho dubbi sul fatto che dentro di me vivano due diverse donne."</i></span></blockquote><p></p><p>
</p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">Consiglio la lettura di
questo libro a chiunque abbia lo stomaco abbastanza forte da sopportare il peso
delle angosce di una <i>madre quattordici volte e tre volte assassina</i>.</span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="color: #444444; font-family: inherit; font-size: large;">TRAMA:</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="color: #444444; font-family: inherit; font-size: large;"><span style="background-color: white; box-sizing: border-box;">Leonarda Cianciulli: la Saponificatrice di Correggio. Una specie di strega moderna? Un essere spregevole e spietato? Una madre che farebbe qualsiasi cosa per i figli e che si identifica nella Fantine de </span><span class="a-text-italic" style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-style: italic;">I miserabili</span><span style="background-color: white; box-sizing: border-box;"> e nelle donne spartane perché vuole salvare i figli che le sono rimasti? Una personalità sfaccettata, una donna poco istruita, ma abilissima procacciatrice d’affari? Nata in provincia di Avellino alla fine del 1800, si convince di essere stata maledetta dalla madre: si era infatti rifiutata di sposare il cugino per convolare a nozze con Raffaele Pansardi, l’uomo amato. Sa che questa maledizione ricadrà sui suoi figli e si adopera per offrire a Dio sacrifici umani in cambio della salute dei suoi ragazzi. Una storia vera, quasi incredibile. Un racconto emozionante, macabro e grottesco al tempo stesso. Una vicenda raccontata nei minimi dettagli per tentare di dare una spiegazione a raccapriccianti azioni delittuose. Un libro che ci catapulta alla metà del 1900 con l’Italia fascista in guerra, fra tanta ignoranza, ingenuità, saponi e dolcetti.</span></span></p>
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luoghi monopolizzati dal Delta del Po e dalle sue suggestive e irremovibili
leggi, dove la nebbia la fa da padrone nell’aria, offuscando la vista, e dove la
palude rende incerto ogni passo.<o:p></o:p></span></span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Sono terre ricche di misteri e suggestioni, luoghi
di leggende e credenze arcaiche che affondano le radici nelle paure dei nostri
antenati, ma che respirano ancora fra le incertezze di oggi.<o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Matteo Cavezzali intreccia una trama noir che s’insinua
fra le atmosfere senza tempo del Delta del Po, immaginando un paese: Afunde, il
cui nome si differenzia solo per un accento dal verbo <i>afundè,</i> che in dialetto significa affondare. Tale luogo, infatti, che
sorge ai margini della palude, affonda a una velocità inquietante, ma i suoi
abitanti, per la maggior parte donne vedove della Grande Guerra, non se ne curano,
poiché la palude e le sue regole non si discutono, le si accettano e basta.<o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><a href="https://amzn.to/3R4VrTd" target="_blank"><i>Il labirinto delle nebbie</i></a> è un viaggio nella povertà e nella miseria di un’epoca,
nella lotta per non soccombere agli eventi e alla natura. Dove mostri e
fantasmi hanno la stessa consistenza della nebbia dalla quale prendono vita,
eppure uccidono. Riuscirà Bruno Fosco, reduce della Grande Guerra a uscire indenne
dal labirinto delle nebbie e a catturare il feroce assassino?<o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal"><i><span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"></span></span></i></p><blockquote><p class="MsoNormal" style="text-align: center;"><i><span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Ogni
respiro, ogni istante in cui siamo vivi è un dono che rubiamo alla morte. Non
il contrario. La morte non ci porta via nulla, perché noi siamo già cosa sua.<o:p></o:p></span></span></i></p><p>
</p><p class="MsoNormal" style="text-align: center;"><i><span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Ognuno
di noi è quello che fa per gli altri. Solo questo.</span></span></i></p></blockquote><p class="MsoNormal"><i><span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"></span><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></i></p><p><br /></p><p><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">TRAMA:</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #0f1111;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Bruno Fosco è tornato vivo dal fronte della Grande Guerra, ma non è più l'uomo di quando è partito. Forse è anche per questo che accetta il ruolo di ispettore ai confini del mondo, ovvero nella stazione di polizia di Afunde, un villaggio nella palude del delta del Po in cui vivono solo donne, perché nessun uomo è sopravvissuto al fronte. Insidie, nebbia e cupe storie circondano il villaggio, mentre i suoi edifici sprofondano ogni giorno di più nel terreno fangoso. Quando viene trovata morta Angelina, con un misterioso simbolo sul collo, comincia una vera e propria battuta di caccia al suo assassino dentro i labirintici percorsi della palude. La bellissima e sfuggente Ardea sembra sapere molto di più di quello che si riesce a "leggere" dentro la realtà ingannevole e ancestrale dalla quale il forestiero è stato inghiottito assieme al suo sottoposto Della Santa e al vecchio e burbero anarchico Primo. Su Fosco e Ardea, e su tutto il paese, incombe l'eredità di violenza che la guerra, come tutte le guerre, ha lasciato dietro di sé. Matteo Cavezzali prende le mosse, come è sua consuetudine, dalla realtà storica per toccare la pelle viscida di un luogo mitico e infernale dove la ricerca del mostro si trasforma in un intricato racconto di fantasmi attraversato da una sinistra ansia di giustizia.</span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #0f1111;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><br /></span></span></p>
<iframe frameborder="0" marginheight="0" marginwidth="0" sandbox="allow-popups allow-scripts allow-modals allow-forms allow-same-origin" scrolling="no" src="//rcm-eu.amazon-adsystem.com/e/cm?lt1=_blank&bc1=000000&IS2=1&bg1=FFFFFF&fc1=000000&lc1=0000FF&t=libepoe-21&language=it_IT&o=29&p=8&l=as4&m=amazon&f=ifr&ref=as_ss_li_til&asins=8804746432&linkId=c5b82ddd2f9ac81d6746ceac85c7a112" style="height: 240px; width: 120px;"></iframe>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-854151173355326583.post-49847964475230065572022-08-12T19:15:00.004+02:002022-08-12T19:19:18.817+02:00Recensione: "Acqua passata" di Valeria Corciolani<blockquote style="text-align: center;"><i><span style="font-size: large;">Bisogna sempre saper aspettare, che siano i minuti necessari per l'infusione di un buon tè o che siano le ore utili a trasformare una vita.</span></i></blockquote><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://amzn.to/3w15PmK" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;" target="_blank"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="334" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyn724fy6VhA7LjhsRa5r7MrFwWtQOlIiiKO54GMNp0jI-DiMWbHt95UnqSD9fZuF7H5lMwONGKZOZ6YUAui2wlmL_StFqrmjJDGZPGgHg59hu03BFR6e5pXtwftQAU_69zNy7xKiTiGqQckays43eeTB1DooIrT63Ke1a4-XpD43dyYXxMbL4MjuD/w268-h400/Acqua%20passata.jpg" width="268" /></a></div><br /><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;">Se avete l'abbonamento a Kindle Unlimited, non vi siete ancora fatti travolgere dalla serie <i>La colf e l'ispettore</i>, e amate i gialli spassosi, quelli che strappano anche qualche risata, vi consiglio di correre a leggere <i><a href="https://amzn.to/3zUlllj" target="_blank">Acqua passata</a></i> di <a href="https://amzn.to/3PiDYFd" target="_blank">Valeria Corciolani</a>.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><span>Di questo libro ho amato moltissimo la caratterizzazione dei personaggi, tanto "strambi" quanto focalizzati e coinvolgenti. Ho amato anche lo stile dell'autrice (della quale non avevo ancora letto niente, ma recupererò) scorrevole eppure profondo e immersivo, e la scelta accurata dei termini, a volte inusuali, ma perfetti in questo contesto. </span><span>Leggendo ho visto, ho annusato, ho sentito e sono stata assorbita dalle atmosfere catastrofiche di una Chiavari sull'orlo di un disastro ambientale dove l'acqua non risparmia nessuno e con la sua irruenza spazza via tutto e, paradossalmente, ripulisce e rimette ordine nel caos.</span></span></p><p></p><blockquote style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Dal cielo scendono colate di luce obliqua a pugnalare l'orizzonte verde scuro del mare. Una luce feroce che affetta l'atmosfera livida e cangiante da libro dell'Apocalisse. Splendida. E tremenda.</i></span></blockquote><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><i><a href="https://amzn.to/3zUlllj" target="_blank">Acqua passata </a></i>mi ha divertita e anche commossa con le vicissitudini di Alma: una madre sola con quattro figli a carico (due coppie di gemelli) e una suocera, e ho vissuto tutti i suoi turbamenti e le paure per le sorti di un figlio alle prese con il peso dell'adolescenza.</span></p><p></p><blockquote style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Sedici anni sono fragili per dare il giusto peso ai pesi. I pesi a sedici anni ti schiacciano. Ti seppelliscono.</i></span></blockquote><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;">Ho amato anche la scelta di collegare la fine di un capitolo e l'inizio del successivo con le stesse parole che assumono però significati diversi.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;">Se siete alla ricerca di un giallo classico o di un thriller pieno di suspense o alta tensione, allora non leggete questo testo poiché lo stile è quello dei <i>cosy crime</i> ovvero più leggero ed edulcorato, dove le redini dell'indagine sono tenute da un detective amatoriale donna dotato di brillante intuito, che ha a che fare con un poliziotto un po' imbranato. Acqua passata non spaventa, ma coinvolge, è ben scritto e lo consiglio anche a chi non ama i gialli o comunque non è solito leggerli. </span></p><p></p><blockquote style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Bisogna sempre saper aspettare, che siano i minuti necessari per l'infusione di un buon tè o che siano le ore utili a trasformare una vita.</i></span></blockquote><blockquote><p style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i><span>La verità è figlia del tempo. Per cui non esiste una verità assoluta. C'è solo la verità di ogni singolo momento</span></i>. </span></p></blockquote><p></p><p><span style="font-size: medium;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">TRAMA</span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #0f1111; margin: 0px 0px 14px; padding: 0px; text-align: justify;"><span style="box-sizing: border-box;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">Una colf dai fianchi robusti e dalla mente sottile capace di leggere la realtà più lucidamente di Sherlock Holmes.</span></span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #0f1111; margin: -4px 0px 14px; padding: 0px; text-align: justify;"><span style="box-sizing: border-box;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">Chiavari. In un vicolo della placida cittadina ligure, uno sconosciuto viene rinvenuto in fin di vita. Poche ore dopo, Alma Boero, quarantenne dallo sguardo acuto, poche parole e selvatica fierezza, trova il cadavere di una giovane editor nel palazzo dove lavora come colf.</span></span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #0f1111; margin: -4px 0px 14px; padding: 0px; text-align: justify;"><span style="box-sizing: border-box;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">A indagare sui casi è l’ispettore Jules Rosset, che resta presto folgorato dalle intuizioni della giunonica colf e dalla sua capacità di fotografare le persone scandagliandole attraverso le loro abitudini, la loro spazzatura, il loro modo di sistemare i calzini e dalle piccole e grandi manie che ogni essere umano custodisce gelosamente.</span></span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #0f1111; margin: -4px 0px 0px; padding: 0px; text-align: justify;"><span style="box-sizing: border-box;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">Quando alle indagini si aggiunge un nuovo mistero, Rosset capisce di avere per le mani uno strumento impareggiabile per sbrogliare la matassa di quegli eventi all’apparenza slegati tra loro e per evitare le reticenze investigative del questore: una colf insospettabile, discreta e affidabile, che può infilarsi nelle pieghe più intime delle vite altrui. Ma Alma – quattro figli, una suocera e un ex marito – è uno strumento tutt’altro che facile da usare.</span></span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #0f1111; margin: -4px 0px 0px; padding: 0px; text-align: justify;"><span style="box-sizing: border-box;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><br /></span></span></p><h3 style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #0f1111; line-height: 24px; margin: 0px; padding: 0px 0px 4px; text-rendering: optimizelegibility;"><span style="box-sizing: border-box;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">L'autore</span></span></h3><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #0f1111; margin: -4px 0px 0px; padding: 0px; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="box-sizing: border-box; font-size: large;"></span></span></p><div class="a-section a-spacing-small a-padding-small" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #0f1111; margin-bottom: 0px; padding: 6px 10px;"><p style="box-sizing: border-box; margin: 0px; padding: 0px; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><span style="box-sizing: border-box;">Valeria Corciolani è nata e vive a Chiavari, con marito, due figli, un geco e un gatto di nome Elwood, in onore del personaggio dei Blues Brothers. Laureata in Belle Arti, lavora come grafica/illustratrice e conduce corsi nelle scuole per avvicinare i bambini all’arte e alla creatività. Si occupa di fotografia, allestimenti e complementi di arredo in eco-design. Zitta zitta, si mette a scrivere e nel 2010 pubblica per Mondadori il suo primo romanzo, </span><span class="a-text-italic" style="box-sizing: border-box; font-style: italic;">Lacrime di coccodrillo</span><span style="box-sizing: border-box;">. Nel 2012 si cimenta con il racconto </span><span class="a-text-italic" style="box-sizing: border-box; font-style: italic;">Il gatto l’Astice e il cammello</span><span style="box-sizing: border-box;"> (Antologia “Giallo Panettone”, Mondadori) e si diverte moltissimo, tanto che ne scrive un altro, </span><span class="a-text-italic" style="box-sizing: border-box; font-style: italic;">Mephisto</span><span style="box-sizing: border-box;"> (Antologia “Animali noir”, Falco Editore). Con Emma Books pubblica </span><span class="a-text-italic" style="box-sizing: border-box; font-style: italic;">Il morso del ramarro</span><span style="box-sizing: border-box;"> (finalista al Premio internazionale di letteratura Città di Como 2015), il racconto </span><span class="a-text-italic" style="box-sizing: border-box; font-style: italic;">Pesto dolce – la ricetta della possibilità</span><span style="box-sizing: border-box;"> e </span><span class="a-text-italic" style="box-sizing: border-box; font-style: italic;">La mossa della cernia</span><span style="box-sizing: border-box;">. Ah, giusto a onor di cronaca, il geco si chiama Attilio. </span><span class="a-text-italic" style="box-sizing: border-box; font-style: italic;"><a href="https://amzn.to/3AfMhh0" target="_blank">Acqua passata</a></span><span style="box-sizing: border-box;"> è il suo primo titolo per Amazon Publishing, al quale ne sono seguiti altri cinque sempre della serie <i>La colf e l'ispettore</i>. Nel 2021 esce con Mondadori <i><a href="https://amzn.to/3PjigkK" target="_blank">Con l'arte e con l'inganno</a></i> ovvero <i>la prima indagine di Edna Silvera</i> e il 30 agosto 2022 uscirà la sua seconda indagine, con il titolo <i><a href="https://amzn.to/3w1V97c" target="_blank">Di rosso e di luce</a></i>.</span></span></p><p style="box-sizing: border-box; margin: 0px; padding: 0px; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><span style="box-sizing: border-box;"><br /></span></span></p></div>
<iframe frameborder="0" marginheight="0" marginwidth="0" sandbox="allow-popups allow-scripts allow-modals allow-forms allow-same-origin" scrolling="no" src="//rcm-eu.amazon-adsystem.com/e/cm?lt1=_blank&bc1=000000&IS2=1&bg1=FFFFFF&fc1=000000&lc1=0000FF&t=libepoe-21&language=it_IT&o=29&p=8&l=as4&m=amazon&f=ifr&ref=as_ss_li_til&asins=B0B7QCY7HL&linkId=3d791c4e753489360e94807073c2ad31" style="height: 240px; width: 120px;"></iframe>
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<iframe sandbox="allow-popups allow-scripts allow-modals allow-forms allow-same-origin" style="width:120px;height:240px;" marginwidth="0" marginheight="0" scrolling="no" frameborder="0" src="//rcm-eu.amazon-adsystem.com/e/cm?lt1=_blank&bc1=000000&IS2=1&bg1=FFFFFF&fc1=000000&lc1=0000FF&t=libepoe-21&language=it_IT&o=29&p=8&l=as4&m=amazon&f=ifr&ref=as_ss_li_til&asins=8822755138&linkId=c05cffd618f8e9241eab42c75b665fbb"></iframe>Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-854151173355326583.post-75125675832646174472022-07-16T15:39:00.003+02:002022-07-16T16:36:36.128+02:00Recensione: "Il rosmarino non capisce l'inverno" di Matteo Bussola<p></p><h3 style="text-align: center;"><span style="color: #666666; font-weight: normal;"><i> «Anche a inciampare si fa un passo avanti»</i></span></h3><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://amzn.to/3OgnzRc" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;" target="_blank"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="3024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqJ60es57DjAMSz0FjXU8BfcgNCSaIORE-r9eZobJ4yQ670xH6t3T75KIYoJf8mDGCeg1THIGK0_37VxQ1Ed0eESY7o2QX8-sRUlXhR2VkMdlf1_kVoWAyk25YHFje2oOOhqda98RLkZzJ3qUupzxzeGo0YmVj8YLYDOHLIVy2gPmtf2nCsF7NmRGX/s320/20220716_143128.jpg" width="320" /></a></div><br /><p></p><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-family: "Garamond",serif; font-size: 14pt; line-height: 107%;">Le parti
più importanti di un libro sono l’inizio e la fine: il primo ti fa acquistare
un libro, il finale te lo fa ricordare. <i><a href="https://amzn.to/3OgnzRc" target="_blank">Il rosmarino non capisce l’inverno</a></i>
ha un finale strepitoso, illuminante e dove ogni singolo tassello trova il
proprio posto, mostrando l’intreccio sorprendente ed emozionante di una trama ben
più complessa di quel che sembra.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-family: "Garamond",serif; font-size: 14pt; line-height: 107%;">Ammetto
che non amo i racconti, prediligo le storie che si srotolano piano piano lungo
testi più lunghi che permettono di assaporarle meglio, sotto ogni punto di
vista. Il racconto, invece, mi dà sempre l’idea di una bozza incompiuta e
frettolosa che finisce troppo presto lasciando un sacco di punti interrogativi.
Questo testo è un insieme di racconti e quindi a tratti ho un po’ subìto le
conseguenze della mia antipatia verso questo tipo di narrativa, ma la scrittura
di Matteo Bussola, così delicata e coinvolgente, mi ha fatto superare questo
limite trascinandomi verso un finale che ha completamente stravolto l’idea che
mi ero fatta di questo testo.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-family: "Garamond",serif; font-size: 14pt; line-height: 107%;">Bussola
dipana con maestria e sensibilità le vite di diciannove donne di età diverse,
che in comune pare abbiano solo il fatto di essere alle prese con periodi
difficili delle loro esistenze, ma in realtà c’è molto di più.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-family: "Garamond",serif; font-size: 14pt; line-height: 107%;">Mi
affascina la sensibilità del Bussola verso un universo, quello femminile, che
lui dice di conoscere poco, ma che invece sembra conoscere benissimo e fra le
righe de <i><a href="https://amzn.to/3OgnzRc" target="_blank">Il rosmarino non capisce l’inverno</a></i> ne coglie le sfaccettature,
le profondità, le difficoltà e la forza delle donne sempre in bilico fra i
doveri e i desideri, fra i luoghi comuni, le aspettative degli altri e la ricerca
di una felicità che la si riconosce solo quando è ormai perduta, ma non è mai
troppo tardi.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-family: "Garamond",serif; font-size: 14pt; line-height: 107%;"><br /></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-family: "Garamond",serif; font-size: 14pt; line-height: 107%;"><i></i></span></p><blockquote style="text-align: center;"><span style="font-family: "Garamond",serif; font-size: 14pt; line-height: 107%;"><i>«Nell'innocenza del nostro desiderio di incoraggiare, bisognerebbe badare un po' di più alle parole. Se non sopravvivi a una malattia non significa che non sei stato abbastanza guerriero, o che hai combattuto di meno. Chi lo fa, a volte, ha solo avuto più fortuna. Bisognerebbe lasciare il sacrosanto diritto, a un malato, di sentirsi fragile, debole, sconfitto o incazzato. Bisognerebbe evitare di caricargli, oltre al peso della malattia, quello di dover guarire per non deludere le persone a lui care, che gli chiedono "forza, sei un guerriero, ce la fai".»</i></span></blockquote><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><br /></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">TRAMA:</p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-family: "Garamond",serif; font-size: 14pt; line-height: 107%;">«A cosa
pensa una donna quando, assordata dalle voci di tutti, capisce all’improvviso
di aver soffocato la propria?» In pochi come Matteo Bussola sanno raccontare,
con tanta delicatezza e profondità, le contraddizioni dei rapporti umani. In
pochi sanno cogliere con tale pudore il nostro desiderio e la nostra paura di
essere felici. Una donna sola che in tarda età scopre l’amore. Una figlia che
lotta per riuscire a perdonare sua madre. Una ragazza che invece non vuole
figli, perché non sopporterebbe il loro dolore. Una vedova che scrive al
marito. Una sedicenne che si innamora della sua amica del cuore. Un’anziana che
confida alla badante un terribile segreto. Le eroine di questo libro non hanno
nulla di eroico, sono persone comuni, potrebbero essere le nostre vicine di
casa, le nostre colleghe, nostra sorella, nostra figlia, potremmo essere noi.
Fragili e forti, docili e crudeli, inquiete e felici, amano e odiano quasi
sempre con tutte sé stesse, perché considerano l’amore l’occasione decisiva.
Cadono, come tutti, eppure resistono, come il rosmarino quando sfida il gelo
dell’inverno che tenta di abbatterlo, e rinasce in primavera nonostante le
cicatrici. Un romanzo in cui si intrecciano storie ordinarie ed eccezionali,
che ci toccano, ci interrogano, ci commuovono. </span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-family: "Garamond",serif; font-size: 14pt; line-height: 107%;"></span></p><blockquote style="text-align: center;"><i>«Ho deciso di scrivere di donne
perché non sono una donna. Perché ho la sensazione di conoscerle sempre poco,
anche se vivo con quattro di loro. E perché è piú utile scrivere di ciò che
vuoi conoscere meglio, invece di ciò che credi di conoscere già» (Matteo
Bussola).</i></blockquote><o:p></o:p><p></p><br /><p></p>
<iframe frameborder="0" marginheight="0" marginwidth="0" sandbox="allow-popups allow-scripts allow-modals allow-forms allow-same-origin" scrolling="no" src="//rcm-eu.amazon-adsystem.com/e/cm?lt1=_blank&bc1=000000&IS2=1&bg1=FFFFFF&fc1=000000&lc1=0000FF&t=libepoe-21&language=it_IT&o=29&p=8&l=as4&m=amazon&f=ifr&ref=as_ss_li_til&asins=8806254480&linkId=d715159fa026a748010468e261f70d56" style="height: 240px; width: 120px;"></iframe>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-854151173355326583.post-59642605975813477622022-07-11T11:25:00.002+02:002022-07-11T11:25:48.263+02:00Recensione: "Dalle nove a mezzanotte" di Paola Rambaldi, Clown Bianco Edizioni<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://amzn.to/3OZWDGv" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;" target="_blank"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="341" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2LPmW9QKHW8kSZ3GVP1woXfkS9RKRWkHCJnZZ5iQf5dZnkj9e6Bq0P9ogWxTxH685H3ofOaMSmJKAW4bFucySVeVktNB5XCASrFqEhETvAoWW8Z19BzpHMd0l5zFwXJnW4I0NhnMfNnVg2xrAbnLKg4QtGIOYO5xltTPwttlL0FKXALYtpWhAUv62/w273-h400/B0B2F359R3.01._SCLZZZZZZZ_SX500_.jpg" width="273" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Garamond",serif; font-size: large; line-height: 107%;"><span>“</span><a href="https://amzn.to/3yXJW9W" target="_blank">Dalle nove a mezzanotte</a><span>” è c</span>rudo e sanguigno come le terre che descrive. Da emiliano
romagnola, quale sono, posso dire di aver ritrovato in questo romanzo le
atmosfere della mia terra, in un’epoca che ho assaggiato solo attraverso i
ricordi di chi quegli anni li ha vissuti.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Garamond",serif; font-size: large; line-height: 107%;">Questo noir, edito da <a href="https://www.clownbianco.com/" target="_blank">Clown Bianco Edizioni</a>, racconta, infatti, le periferie
rurali a cavallo degli anni sessanta, con i suoi usi, i suoi costumi e le sue
superstizioni. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Garamond",serif; font-size: large; line-height: 107%;">Paola Rambaldi aggroviglia una trama che si arrotola su
eventi criminosi e tragedie in apparenza scollegati e che impantanano i
personaggi in un’atmosfera nera e rossa come il sangue delle <i style="mso-bidi-font-style: normal;">tisane</i> che nutrono la terra.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Garamond",serif; font-size: large; line-height: 107%;">Ritroviamo Brisa Tunaia, la stria, che con la sua eterocromia
e la sua capacità di vedere il futuro attraverso il contatto con una foto o un
oggetto, è di certo un personaggio particolare, ma non troppo rispetto alla
moltitudine di esistenze che animano queste pagine.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Garamond",serif; font-size: large; line-height: 107%;">Immergersi in questo libro equivale a fare un viaggio negli
anni sessanta, con le sue musiche, le sue acconciature, le pubblicità, il <i>Carosello
</i>e le dinamiche di una società rurale, impetuosa, collerica, viscerale e
cruenta.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Garamond",serif; font-size: large; line-height: 107%;">Questo testo accalappia fin dalle prime righe, mostrando con
onestà e senza artifizi quel si dipanerà lungo tutto il testo. Si apre infatti
con la caduta in mare, per nulla accidentale, di una ragazza, e con
l’agghiacciante ritrovamento del cadavere di un bambino scomparso tempo prima.
Ho apprezzato moltissimo la cura dei dettagli di questo romanzo: i profumi, le
contestualizzazioni, la scrittura graffiante che s’intona perfettamente con il
nero e il sangue che racconta.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Garamond",serif; font-size: large; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Garamond",serif; font-size: large; line-height: 107%;"><i><b>TRAMA</b></i><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Garamond",serif; font-size: large; line-height: 107%;">Estate 1963. Brisa è una
spilungona con un bel corpo, un naso “importante” e una vistosa eterocromia che
impressiona chi la guarda. Non solo: Brisa è una stria, una strega in grado di leggere
il futuro degli altri anche solo sfiorando una fotografia con una ciocca dei
suoi lunghi capelli. La gente si rivolge a lei per sapere come finiranno le
storie d’amore, proprie o di personaggi famosi, oppure per ritrovare parenti
scomparsi. Durante una gita all’Isola d’Elba, l’intervento di Brisa permette di
salvare la vita a Jolanda, una giovane donna caduta dal traghetto. Ma si era
davvero trattato di un incidente? E, poi, che fine ha fatto la vecchia
Avemaria, scomparsa all’improvviso dopo aver portato fiori al cimitero? Mentre
alcuni misteri del passato trovano finalmente una soluzione e vecchi amori
tornano a bussare alla porta del presente, Brisa si troverà coinvolta in una
vicenda che solo la sua presenza di spirito permetterà di districare.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Garamond",serif; font-size: 14pt; line-height: 107%;"><br /></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Garamond",serif; font-size: 14pt; line-height: 107%;"><br /></span></p><br /></div><p></p>
<iframe frameborder="0" marginheight="0" marginwidth="0" sandbox="allow-popups allow-scripts allow-modals allow-forms allow-same-origin" scrolling="no" src="//rcm-eu.amazon-adsystem.com/e/cm?lt1=_blank&bc1=000000&IS2=1&bg1=FFFFFF&fc1=000000&lc1=0000FF&t=libepoe-21&language=it_IT&o=29&p=8&l=as4&m=amazon&f=ifr&ref=as_ss_li_til&asins=B09TD4F3XR&linkId=3be4b90142370b205ad8ea635de84805" style="height: 240px; width: 120px;"></iframe>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-854151173355326583.post-12065961881816412852022-04-15T16:55:00.004+02:002022-04-15T16:56:12.490+02:00Editing in pillole: Dialoghi - Beat o Dialogie tag?<p> </p><h4 style="text-align: center;"> Dialogue tag o Beat? Senza dubbio è sempre meglio preferire i<i> beat</i>, ma perché?<br />E che cosa sono?</h4><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhkIjLiul6ehjOx9QV5OH9VCUh3614N1yfyWDA6R0AxQtFYu7kZKMzyl4I7Kp6vXZSYmEMVglrO18IErFpvDu6QzBAvGqUpItmtQSHCtljGnZrB6yWXVyl2oyfLdOF1qo5fHvgFe1v5JS4_NgsBUC2q4iLafzumnCtql5RPCZ4_F9ScBYWRJ4ciKT7/s1800/Collage%202022-04-05%2009_46_59.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Beat o Dialogue tag?" border="0" data-original-height="1800" data-original-width="1800" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhkIjLiul6ehjOx9QV5OH9VCUh3614N1yfyWDA6R0AxQtFYu7kZKMzyl4I7Kp6vXZSYmEMVglrO18IErFpvDu6QzBAvGqUpItmtQSHCtljGnZrB6yWXVyl2oyfLdOF1qo5fHvgFe1v5JS4_NgsBUC2q4iLafzumnCtql5RPCZ4_F9ScBYWRJ4ciKT7/w400-h400/Collage%202022-04-05%2009_46_59.jpg" width="400" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /><span><a name='more'></a></span></div><p></p><p><span style="font-size: large; text-align: justify;">I</span><b style="font-size: large; text-align: justify;"> <i>dialogue tag</i></b><span style="font-size: large; text-align: justify;"> </span><span style="font-size: large; text-align: justify;">sono quei verbi come "disse", "urlò", "replicò" ecc... che hanno come funzione principale quella di identificare il personaggio che sta parlando e di definire il come lo sta facendo (sussurra, sbraita, grida, esclama ecc...)</span></p><div style="text-align: justify;"><font size="4"><span> </span>I <i><b>beat</b></i>, invece, sono quei piccoli gesti compiuti dal personaggio tra una battuta e l'altra, che identificano chi sta parlando, che aggiungono dinamismo e verosimiglianza alla scena, e che rendono quindi il <i>dialogue tag</i> superfluo e inutile.</font></div><div style="text-align: justify;"><font size="4"><br /></font></div><div style="text-align: justify;"><font size="4"><span> </span>Lo scopo principale di uno scrittore non è <i>raccontare </i>una storia, bensì <i>mostrarla</i> e far sì che il lettore si <i>immerga</i> nella storia stessa, ne sia rapito fino a immedesimarsi nel personaggio e scordarsi di se stesso.</font></div><div style="text-align: justify;"><font size="4"> Capita a volte di imbattersi in libri con una bella trama, scritti bene eppure non coinvolgenti e noiosi, e poi capita di trovarsi a leggere libri con trame senza grosse pretese, ma che riescono inaspettatamente a rapirci. Questo perché nel secondo caso lo scrittore ha saputo sfruttare bene i trucchi e gli escamotage tipici della <i>scrittura immersiva</i>, cosa che probabilmente è stata ignorata nella prima ipotesi.<br /></font></div><div style="text-align: justify;"><font size="4"><br /></font></div><div style="text-align: justify;"><font size="4"><span> </span>Uno di questi espedienti è il <i>beat,</i> ovvero azioni o gesti che compiono i personaggi mentre dicono una battuta oppure subito prima o subito dopo, in questo modo la scena non resta statica come con il classico "disse", ma è in movimento, il personaggio fa qualcosa di concreto per cui sappiamo che è lui a parlare, e così facendo si rende la scena più realistica, verosimile e coinvolgente.</font></div><div style="text-align: justify;"><font size="4"> </font></div><div style="text-align: justify;"><font size="4"><span> </span>Nella realtà difficilmente due o più persone parlano senza compiere nessun gesto. Ci si può girare i pollici, aggrottare le sopracciglia, grattare un braccio, camminare su e giù per la stanza, prendere un libro ecc... e questo è ciò che deve essere riportato per far sì che chi legge sia coinvolto nella scena, ne venga assorbito e la visualizzi nella propria mente rendendola realistica.</font></div><div style="text-align: justify;"><font size="4"><span> </span>Il semplice "disse" enunciato in tutte le sue più varie declinazioni toglie l'illusione del <i>qui e ora</i>, ricordando al lettore che ciò che sta leggendo non è altro che frutto della fantasia di qualcuno, mentre la vera magia sta nel far <i>"credere"</i> al lettore che ciò che sta leggendo sta avvenendo in quel preciso istante. Ovvio che i lettori non sono così stupidi da credere veramente che il qui e ora sia reale, ma l'illusione che si sviluppa fa agire la mente del lettore nel medesimo modo, attivando le opportune aree del cervello e rendendo così la scena realistica e coinvolgente.</font></div><div style="text-align: justify;"><font size="4"><br /></font></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><span> </span>Basta qualche piccolo accorgimento per agevolare quest'illusione, ma allo stesso modo basta un niente per dissolverla.</span></div><div style="text-align: justify;"><font size="4"><br /></font></div><div style="text-align: justify;"><font size="4"><span> </span>I <i>dialogue tag</i> vanno perciò usati con moderazione, proprio solo quando non si può fare altrimenti poiché omettendoli non ci sarebbe modo di far capire chi sta parlando. Diversamente è molto meglio evitare di aggiungere i vari "disse" o "replicò" o "enunciò" o "arzigogolò"... <u><b>Se tizio ha appena parlato che bisogno c'è di specificare che lo ha appena fatto?</b></u></font></div><div style="text-align: justify;"><font size="4"><span> </span>L'unico motivo per aggiungere i <i>dialogue tag</i> è per precisare il modo in cui tizio ha parlato, quindi "gridò", "urlò", "sussurrò" ecc.. poiché questi termini identificano uno specifico tono. È però sempre preferibile<i> mostrare </i>la scena e le emozioni di tizio, cosicché il lettore deduca da solo il tono della battuta, senza bisogno di precisarlo.</font></div><div style="text-align: justify;"><font size="4"><br /></font></div><div style="text-align: justify;"><font size="4"><span> </span>Scrivere è un'arte a tutti gli effetti, non basta avere una buona idea, conoscere i congiuntivi, le regole grammaticali e saper mettere in fila pagine e pagine di parole. Occorre invece padroneggiare ogni aspetto della scrittura per poter diventare alchimisti della parola scritta.</font></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-854151173355326583.post-70089748920328470522022-04-01T17:21:00.003+02:002022-04-01T17:23:20.182+02:00E' e È non sono la stessa cosa<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhL4lsOSH4pGtd1-iM13CGd_nt8KxnBRBLcDdBd1UoDPu33003HXp2M6hZEZ7fqxJw1uMUOqQ3mBHDHjvE79_cZV-tqsfXcw0-PS-Ai1ecWDH5BBzzX4YORVoW9pjtNQg6gxl5Mx98idpEFCBZzmPNJbnPLIuPQPVJUrwklgXeSTLBCr4n-YWE0-ywu/s1800/IMG_20220331_233920_451.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1800" data-original-width="1800" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhL4lsOSH4pGtd1-iM13CGd_nt8KxnBRBLcDdBd1UoDPu33003HXp2M6hZEZ7fqxJw1uMUOqQ3mBHDHjvE79_cZV-tqsfXcw0-PS-Ai1ecWDH5BBzzX4YORVoW9pjtNQg6gxl5Mx98idpEFCBZzmPNJbnPLIuPQPVJUrwklgXeSTLBCr4n-YWE0-ywu/w400-h400/IMG_20220331_233920_451.jpg" width="400" /></a></div><br /><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Un autore che si rispetti, che si voglia definire tale e che pretenda di essere letto e pubblicato non può presentarsi con un testo dove il verbo essere è scritto con l'apostrofo anziché l'accento.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Oltre a essere un errore grammaticale è indice di dilettantismo, di mancata cura e dedizione per il proprio lavoro, e denota superficialità e pressapochismo. È questa l'impressione che si vuole dare di sé nel presentarsi agli addetti ai lavori o, ancora peggio, al pubblico? Io credo di no.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Per scrivere un libro occorre tempo, tecnica, impegno, costanza e sarebbe un peccato vedere il proprio lavoro rifiutato solo perché pieno di errori evitabili con pochissima fatica. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Ci sono infatti accorgimenti banali che concedono però al testo (e al suo autore) un salto di livello che lo rendono più appetibile e considerabile da parte di una CE.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Uno di questi trucchetti è la formula magica <b>Alt+212</b>. Tenendo premuto il tasto Alt sulla tastiera e pigiando la sequenza 212, apparirà come per magia la E maiuscola accentata nel modo corretto (È). </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">È una delle scorciatoie presenti nella<b> tabella ASCII</b> dove si trova ogni genere di carattere che può essere utile nella scrittura, nella correzione o nella formattazione e uniformazione del testo.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Un altro modo per scrivere la E maiuscola con il giusto accento consiste nell'inserirla attraverso la <b>sezione dedicata ai simboli</b> del software di elaborazione testi .</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Attenzione a non inserire quella con l'accento acuto (é). L'accento corretto per la terza persona singolare del verbo essere è quello grave (è È).</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Il mio consiglio, se non avete molta dimestichezza con il software di elaborazione dei testi, o se comunque preferite concentrarvi sul contenuto del vostro manoscritto piuttosto che sulla sua forma, resta sempre quello di affidarvi a un correttore di bozze o a un editor prima di presentare il vostro testo a una CE, poiché un manoscritto può anche avere una buona trama, ma se è pieno di errori o refusi viene scartato.</span></p><p style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">Per maggiori info, correzioni di bozze o copy-editing: <a href="mailto:sarascaranna@gmail.com">sarascaranna@gmail.com</a> oppure visita il sito <a href="http://editingecorrezionedibozze.blogspot.it">editingecorrezionedibozze.blogspot.it</a></span></p>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-854151173355326583.post-38451011446715027012022-03-31T11:40:00.002+02:002022-03-31T11:40:44.314+02:00L'importanza del correttore di bozze<p><span style="background-color: white; color: #101010; font-family: Lora; font-size: 18px; text-align: justify;"><span></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihSrjfKRZC3PYtIYKfcVMScKTzpOuyOJnS5jYr31rYn_RK0LkH0UKl4hlqBoT7UVXOpyYrssl6mHuVbcKB7SdnL3E-t9t6eit1MznxZBT5yh5XhHykpw2wDJdBKesMfWQ_AlIbNf9AackyQ-pK8oyZGghNVxwpXw3qgv1A24wtH0MoU-pTYFRzcSDb/s730/Correzione-bozze.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="421" data-original-width="730" height="231" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihSrjfKRZC3PYtIYKfcVMScKTzpOuyOJnS5jYr31rYn_RK0LkH0UKl4hlqBoT7UVXOpyYrssl6mHuVbcKB7SdnL3E-t9t6eit1MznxZBT5yh5XhHykpw2wDJdBKesMfWQ_AlIbNf9AackyQ-pK8oyZGghNVxwpXw3qgv1A24wtH0MoU-pTYFRzcSDb/w400-h231/Correzione-bozze.jpg" width="400" /></a></div><br /> <p></p><p><span style="background-color: white; color: #101010; font-family: Lora; font-size: 18px; text-align: justify;">Con l'avvento delle nuove tecnologie, delle app di messaggistica, della frenesia dei social networks, della velocità con cui viaggiano le informazioni sul web che amplificano la libertà di pensiero, di parola e di espressione, e sdoganando terminologie nuove che tendono a velocizzare i tempi a discapito della forma, molti credono che tale forma non sia più poi così importante.</span></p><div style="-webkit-font-smoothing: antialiased; -webkit-tap-highlight-color: transparent; background-color: white; border: 0px solid rgb(51, 51, 51); box-sizing: border-box; color: #3d4852; font-family: Lora; font-size: 18px; text-align: justify;"><span style="-webkit-font-smoothing: antialiased; -webkit-tap-highlight-color: transparent; border: 0px solid rgb(51, 51, 51); box-sizing: border-box; color: #101010;"><span> </span>Ciò che conta è la sostanza, possono pensare alcuni. Be', se la vostra intenzione è scrivere messaggi su WhatsApp posso darvi ragione, ma se ciò a cui aspirate è l'essere letti da un pubblico più vasto, per raccontare le vostre idee, piuttosto che i vostri romanzi o saggi, <span style="-webkit-font-smoothing: antialiased; -webkit-tap-highlight-color: transparent; border: 0px solid rgb(51, 51, 51); box-sizing: border-box; text-decoration-line: underline;"><i style="-webkit-font-smoothing: antialiased; -webkit-tap-highlight-color: transparent; border: 0px solid rgb(51, 51, 51); box-sizing: border-box;">la forma ha un'importanza fondamentale, poiché essa ha la potenza di rappresentare l'entità stessa delle idee o delle storie che narrate.</i></span></span></div><div style="-webkit-font-smoothing: antialiased; -webkit-tap-highlight-color: transparent; background-color: white; border: 0px solid rgb(51, 51, 51); box-sizing: border-box; color: #3d4852; font-family: Lora; font-size: 18px; text-align: justify;"><span style="-webkit-font-smoothing: antialiased; -webkit-tap-highlight-color: transparent; border: 0px solid rgb(51, 51, 51); box-sizing: border-box; color: #101010;"><br style="-webkit-font-smoothing: antialiased; -webkit-tap-highlight-color: transparent; border: 0px solid rgb(51, 51, 51); box-sizing: border-box;" /></span></div><div style="-webkit-font-smoothing: antialiased; -webkit-tap-highlight-color: transparent; background-color: white; border: 0px solid rgb(51, 51, 51); box-sizing: border-box; color: #3d4852; font-family: Lora; font-size: 18px; text-align: justify;"><span style="-webkit-font-smoothing: antialiased; -webkit-tap-highlight-color: transparent; border: 0px solid rgb(51, 51, 51); box-sizing: border-box; color: #101010;"><span> </span>La forma è la coccola che regalate al lettore, la garanzia che ciò che gli raccontate è il frutto di un approfondito lavoro di ricerca, della vostra professionalità e, quindi, della vostra credibilità e affidabilità.</span></div><div style="-webkit-font-smoothing: antialiased; -webkit-tap-highlight-color: transparent; background-color: white; border: 0px solid rgb(51, 51, 51); box-sizing: border-box; color: #3d4852; font-family: Lora; font-size: 18px; text-align: justify;"><span style="-webkit-font-smoothing: antialiased; -webkit-tap-highlight-color: transparent; border: 0px solid rgb(51, 51, 51); box-sizing: border-box; color: #101010;"><br style="-webkit-font-smoothing: antialiased; -webkit-tap-highlight-color: transparent; border: 0px solid rgb(51, 51, 51); box-sizing: border-box;" /></span></div><div style="-webkit-font-smoothing: antialiased; -webkit-tap-highlight-color: transparent; background-color: white; border: 0px solid rgb(51, 51, 51); box-sizing: border-box; color: #3d4852; font-family: Lora; font-size: 18px; text-align: justify;"><span style="-webkit-font-smoothing: antialiased; -webkit-tap-highlight-color: transparent; border: 0px solid rgb(51, 51, 51); box-sizing: border-box; color: #101010;"><span> </span>Determinante per il successo o il fallimento di qualunque forma di comunicazione è la sua credibilità e affidabilità. Ciò che il lettore si aspetta è che l'autore si sia impegnato su ogni singola parola che è stata scritta. Se in un testo un lettore trova refusi, difformità stilistiche, errori grammaticali o ortografici, inizia a diffidare di ciò che legge, si esaurisce così la magia che tiene avvinghiato il lettore alle pagine di un libro e che crea quell'illusione pilotata che tutto sia reale.</span></div><div style="-webkit-font-smoothing: antialiased; -webkit-tap-highlight-color: transparent; background-color: white; border: 0px solid rgb(51, 51, 51); box-sizing: border-box; color: #3d4852; font-family: Lora; font-size: 18px; text-align: justify;"><span style="-webkit-font-smoothing: antialiased; -webkit-tap-highlight-color: transparent; border: 0px solid rgb(51, 51, 51); box-sizing: border-box; color: #101010;">Allo stesso modo se il vostro intento è creare post con notizie di attualità, piuttosto che di cronaca, di finanza o di gossip, gli errori che si possono nascondere fra le sue righe possono minare la credibilità delle vostre parole e quindi la vostra affidabilità.</span></div><div style="-webkit-font-smoothing: antialiased; -webkit-tap-highlight-color: transparent; background-color: white; border: 0px solid rgb(51, 51, 51); box-sizing: border-box; color: #3d4852; font-family: Lora; font-size: 18px; text-align: justify;"><span style="-webkit-font-smoothing: antialiased; -webkit-tap-highlight-color: transparent; border: 0px solid rgb(51, 51, 51); box-sizing: border-box; color: #101010;"><br style="-webkit-font-smoothing: antialiased; -webkit-tap-highlight-color: transparent; border: 0px solid rgb(51, 51, 51); box-sizing: border-box;" /></span></div><div style="-webkit-font-smoothing: antialiased; -webkit-tap-highlight-color: transparent; background-color: white; border: 0px solid rgb(51, 51, 51); box-sizing: border-box; color: #3d4852; font-family: Lora; font-size: 18px; text-align: justify;"><span style="-webkit-font-smoothing: antialiased; -webkit-tap-highlight-color: transparent; border: 0px solid rgb(51, 51, 51); box-sizing: border-box; color: #101010;"><span> </span>Chiunque si sia cimentato con la parola scritta ha dovuto fare i conti con le creature più subdole che popolino la carta stampata: i refusi. Per quanto l'autore legga e rilegga ciò che ha scritto, qualche refuso è probabile che sfugga, anzi, è quasi una certezza matematica, ecco perché è importante affidare a un occhio esterno la loro ricerca. Nemmeno i beta readers spesso sono sufficienti, poiché moltissimi sono gli aspetti da tenere in considerazione (grammaticali, ortografici, formali, semantici ecc.) così come i trucchi del mestiere uniti alla precisione e alla professionalità di una figura preposta a presentare al meglio qualunque forma scritta.</span></div><div style="-webkit-font-smoothing: antialiased; -webkit-tap-highlight-color: transparent; background-color: white; border: 0px solid rgb(51, 51, 51); box-sizing: border-box; color: #3d4852; font-family: Lora; font-size: 18px;"><span style="-webkit-font-smoothing: antialiased; -webkit-tap-highlight-color: transparent; border: 0px solid rgb(51, 51, 51); box-sizing: border-box; color: #101010;"><br style="-webkit-font-smoothing: antialiased; -webkit-tap-highlight-color: transparent; border: 0px solid rgb(51, 51, 51); box-sizing: border-box;" /></span></div><div style="-webkit-font-smoothing: antialiased; -webkit-tap-highlight-color: transparent; background-color: white; border: 0px solid rgb(51, 51, 51); box-sizing: border-box; color: #3d4852; font-family: Lora; font-size: 18px; text-align: justify;"><span style="-webkit-font-smoothing: antialiased; -webkit-tap-highlight-color: transparent; border: 0px solid rgb(51, 51, 51); box-sizing: border-box; color: #101010;"><span> </span>È importante far analizzare il proprio manoscritto a un correttore di bozze anche se si ha intenzione di proporlo a una casa editrice, poiché, spesso, un lavoro ben presentato e che necessita di poche correzioni può essere preferito e pubblicato a discapito di un altro che magari, anche avendo una trama avvincente, necessita di un imponente lavoro di editing.</span></div><div style="-webkit-font-smoothing: antialiased; -webkit-tap-highlight-color: transparent; background-color: white; border: 0px solid rgb(51, 51, 51); box-sizing: border-box; color: #3d4852; font-family: Lora; font-size: 18px;"><span style="-webkit-font-smoothing: antialiased; -webkit-tap-highlight-color: transparent; border: 0px solid rgb(51, 51, 51); box-sizing: border-box; color: #101010;"><br style="-webkit-font-smoothing: antialiased; -webkit-tap-highlight-color: transparent; border: 0px solid rgb(51, 51, 51); box-sizing: border-box;" /></span></div><div style="-webkit-font-smoothing: antialiased; -webkit-tap-highlight-color: transparent; background-color: white; border: 0px solid rgb(51, 51, 51); box-sizing: border-box; color: #3d4852; font-family: Lora; font-size: 18px; text-align: justify;"><span style="-webkit-font-smoothing: antialiased; -webkit-tap-highlight-color: transparent; border: 0px solid rgb(51, 51, 51); box-sizing: border-box; color: #101010;"><span> </span>Se si ha intenzione di pubblicare in self, poi, la correzione di bozze oserei dire che è d'obbligo.</span></div><div style="-webkit-font-smoothing: antialiased; -webkit-tap-highlight-color: transparent; background-color: white; border: 0px solid rgb(51, 51, 51); box-sizing: border-box; color: #3d4852; font-family: Lora; font-size: 18px; text-align: center;"><span style="-webkit-font-smoothing: antialiased; -webkit-tap-highlight-color: transparent; border: 0px solid rgb(51, 51, 51); box-sizing: border-box; color: #101010;"><br /></span></div><div style="-webkit-font-smoothing: antialiased; -webkit-tap-highlight-color: transparent; background-color: white; border: 0px solid rgb(51, 51, 51); box-sizing: border-box; color: #3d4852; font-family: Lora; font-size: 18px; text-align: center;"><span style="-webkit-font-smoothing: antialiased; -webkit-tap-highlight-color: transparent; border: 0px solid rgb(51, 51, 51); box-sizing: border-box; color: #101010;">Per info e correzioni: <a href="mailto:sarascaranna@gmail.com">sarascaranna@gmail.com</a> - <a href="https://editingecorrezionedibozze.blogspot.com/">https://editingecorrezionedibozze.blogspot.com/</a></span></div><div style="-webkit-font-smoothing: antialiased; -webkit-tap-highlight-color: transparent; background-color: white; border: 0px solid rgb(51, 51, 51); box-sizing: border-box; color: #3d4852; font-family: Lora; font-size: 18px; text-align: justify;"><span style="-webkit-font-smoothing: antialiased; -webkit-tap-highlight-color: transparent; border: 0px solid rgb(51, 51, 51); box-sizing: border-box; color: #101010;"><br /></span></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-854151173355326583.post-82645388420898372262022-03-29T11:42:00.004+02:002022-03-29T11:44:19.897+02:00Novità in libreria: "Io sono il mare, un'indagine del detective Rebecca Rubini" romanzo di Sara Scaranna<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMAhukkqU_FQzNVQ4BKI-QMjfoPTrzZHko2sumKNKyzvq0Ha_CnTj97V73OVyBXutW8lPxvbNiUPLTpsi6L8jWKOsxI7_Sz1-o-OUSMP6q69oj5Yql6g87uNWMkkV5R8XnHbDY-nklBNEC2ev65MtdrC_bXeGP42CidxvgRiS7u6CCC5MpvIE2yXWp/s800/io%20sono%20il%20mare_picc%20copia.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="600" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMAhukkqU_FQzNVQ4BKI-QMjfoPTrzZHko2sumKNKyzvq0Ha_CnTj97V73OVyBXutW8lPxvbNiUPLTpsi6L8jWKOsxI7_Sz1-o-OUSMP6q69oj5Yql6g87uNWMkkV5R8XnHbDY-nklBNEC2ev65MtdrC_bXeGP42CidxvgRiS7u6CCC5MpvIE2yXWp/w300-h400/io%20sono%20il%20mare_picc%20copia.jpg" width="300" /></a></div><br /><h3 style="text-align: justify;">Disponibile da oggi 29 marzo 2022 il nuovo romanzo di Sara Scaranna: un giallo dal titolo "<a href="https://amzn.to/3IOTVja" target="_blank">Io sono il mare, un'indagine del detective Rebecca Rubini</a>" edito da Brè Edizioni.</h3><p></p><p style="text-align: justify;">Un romanzo avvincente ambientato nella città di Ravenna e zone limitrofe, in cui impariamo a conoscere un personaggio forte, irriverente, caparbio e che lascia il segno: Rebecca Rubini.</p><p><b><u>SINOSSI:</u></b></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">L’erede di una facoltosa famiglia di
Ravenna muore in un incidente stradale, ma fra le increspature di una banale
disgrazia, Rebecca Rubini, rinomata detective privata che mal tollera gli
uomini così come le menzogne, vede trasparire il marcio di crimini ben più
gravi. Che fine ha fatto Isabella Della Corte? E chi c’è sepolto al suo posto?<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Rebecca è irriverente, caparbia. Tacchi
a spillo e brillante intuito sono le armi con cui prende a calci la meschinità
e le apparenze per scovare la verità.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-style: italic;">Quasi per caso
si trova coinvolta nella nuova indagine e, suo malgrado, deve collaborare con
il commissario Salesi, una vecchia conoscenza.</span><span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"> In comune fra
loro solo l’antipatia reciproca e il peso di un inconfessabile <span style="mso-bidi-font-style: italic;">passato che ritorna; implacabile e non fa
sconti. Anche se Rebecca cerca di relegarlo in un angolo della memoria lui è
lì, pronto a emergere con tutti i suoi scheletri e le brutture. I sensi di
colpa diventano soffocanti, schiacciano e non fanno respirare.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-style: italic;">Un’indagine
che si snoda tra Ravenna e Bologna, tra prostituzione e sfruttamento. Riuscirà
la nostra eroina e uscirne indenne?<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-style: italic;">Una trama
intrigante e veloce che cela risvolti inaspettati: Rebecca riuscirà a decidere
tra Massimo, uomo maturo con un passato alle spalle e Leo, il ragazzo giovane e
sportivo?<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-style: italic;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 115%;"></span></p><blockquote style="font-style: italic;">«Voleva provare a tutti, ma
in primo luogo a se stessa, che il marcio s’annidava in ogni essere vivente. La
sua ostinazione per la verità, l’intransigenza verso il politically correct,
erano il suo modo per far emergere il torbido celato sotto ad apparenti acque
cristalline. Nessuno è innocente.»</blockquote><p style="font-style: italic;"><br /></p><p style="font-style: italic;"></p><blockquote><p style="font-style: italic;"></p><blockquote><div style="text-align: left;">TITOLO: <a href="https://amzn.to/3IOTVja" target="_blank">Io sono il mare, un'indagine del detective Rebecca Rubini</a><br />AUTORE: Sara Scaranna<br />GENERE: Romanzo Giallo<br />PAG: 207<br />Disponibile in ebook e cartaceo </div></blockquote><p style="font-style: italic;"></p></blockquote><p style="font-style: italic;"></p><span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-style: italic;"><o:p></o:p></span><p></p>
<iframe frameborder="0" marginheight="0" marginwidth="0" scrolling="no" src="//rcm-eu.amazon-adsystem.com/e/cm?lt1=_blank&bc1=000000&IS2=1&bg1=FFFFFF&fc1=000000&lc1=0000FF&t=libepoe-21&language=it_IT&o=29&p=8&l=as4&m=amazon&f=ifr&ref=as_ss_li_til&asins=B09WR1CNF5&linkId=7b78c7428dd0303cd67efde30ee5165e" style="height: 240px; width: 120px;"></iframe>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-854151173355326583.post-23262135292260535782021-09-26T09:00:00.005+02:002022-07-02T10:38:30.919+02:00Virginia Woolf: vita, frasi e citazioni<div align="center">
<span style="font-size: 130%;"><em><strong></strong></em></span></div><blockquote><h2 style="text-align: center;"><span style="font-size: 20.8px; font-style: italic; font-weight: 400;"><span style="color: #666666;">"Ognuno ha il proprio passato chiuso dentro di sé come le pagine di un libro imparato a memoria e di cui gli amici possono solo leggere il titolo"</span></span></h2></blockquote><div align="center"><span style="font-size: 130%;"><em></em></span></div><div align="center"><span style="font-size: 20.8px;"><i><br /></i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: 20.8px;"><i><div class="separator" style="clear: both; text-align: center; text-decoration-line: underline;"><a href="https://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=1689511&g=0&url=https://www.ibs.it/opere-romanzi-saggi-prose-racconti-libri-vintage-virginia-woolf/e/2565519009961" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;" target="_blank"><img border="0" data-original-height="700" data-original-width="426" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVL-Dr8pqWvlU64JnhnZ7mLCGqHbyVjuGGhNZXsyhfkhAlJaZMeSKYm8DoHd91Tonmp0R2Sjb6uQ45xtM4q5-Nrqmu5au24YT4sY_fjpWBgNP3JOzgZ5MxVliMN22DMrDmULZz-1bt164/w244-h400/2565519009961_0_0_536_0_75.jpg" width="244" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center; text-decoration-line: underline;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div align="center" style="font-size: medium; font-style: normal;"><span style="font-size: 20.8px;"><em>"Nell'ozio, nei sogni, la verità sommersa viene qualche volta a galla"</em></span></div><br style="font-size: medium; font-style: normal; text-align: left;" /><div align="center" style="font-size: medium; font-style: normal;"><span style="font-size: 20.8px;"><em>*********************</em></span></div><br style="font-size: medium; font-style: normal; text-align: left;" /><div align="center" style="font-size: medium; font-style: normal;"><span style="font-size: 20.8px;"><em>"La vita è un sogno dal quale ci si sveglia morendo"</em></span></div></div><br /><u>Biografia</u></i></span></div><div align="center"><div style="text-align: justify;"><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">In questo
piccolo antro di mondo vorrei parlarvi della più grande scrittrice
d'avanguardia del Novecento. Di una donna che fece della lotta per i diritti
delle donne uno dei più grandi impegni della sua vita, insieme a quello di
sovvertire il romanzo classico per renderlo più moderno e rispondente ai
mutamenti del carattere umano. Sto parlando di Virginia Adeline Stephen, più comunemente
nota come <a href="https://amzn.to/3ETbdLj" target="_blank">Virginia Woolf</a>.</span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">
Nata nel 1882 in una delle famiglie londinesi più in vista e cresciuta in un
ambiente eccezionalmente stimolante, frequentò fin da bambina i maggiori
intellettuali e scrittori dell'epoca, ma la rigida educazione vittoriana, che
prevedeva che solo i figli maschi avessero diritto all'istruzione pubblica, fu
per Virginia motivo di enorme frustrazione che mise in lei radici profonde e
spianò la strada al suo futuro impegno politico in difesa dei diritti e
dell'istruzione delle donne.</span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">
Virginia sopperì all'inadeguatezza dell'istruzione ricevuta dedicandosi anima e
corpo alla lettura e alla scrittura e servendosi degli insegnamenti dell'amato
fratello Thoby, studente di Cambridge.</span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">
Nonostante l'infanzia dorata e il grande successo riscosso dalle sue opere,
Virginia non riuscì mai a gioire per la propria fortuna. La perdita della madre
a soli tredici anni, del padre e del
fratello pochi anni dopo, le ambigue attenzioni del fratellastro e il
forte senso di inadeguatezza crearono in lei una frattura profonda che non si
rimarginò mai e ne segnò l'intera esistenza, provocandole frequenti crisi
depressive che la costrinsero a ripetuti ricoveri in clinica e la portarono a
tentare due volte il suicidio, la prima fu proprio dopo la morte del padre,
fino al fatidico 28 marzo 1941 quando, terrorizzata all'idea di perdere per
sempre la propria lucidità, si riempì le tasche di sassi e si lasciò annegare
nel fiume Ouse.</span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><br /></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><i><span style="font-family: inherit; font-size: medium; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"></span></i></p><blockquote><p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><i><span style="font-family: inherit; font-size: medium; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">“Il pieno uso delle nostre facoltà significa felicità.”<o:p></o:p></span></i></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><i><span style="font-family: inherit; font-size: medium; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">“Non faccio che udire voci e so che questa volta non ne
uscirò. Ho lottato, ma non ce la faccio più.”</span></i></p></blockquote><p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><i><span style="font-family: inherit; font-size: medium; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"></span></i></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><br /></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">
Scrivere era per Virginia la<i> "grande
gioia" </i>di poter rendere reale per mezzo delle parole il disegno celato
dietro il non essere, ossia dietro le apparenze della realtà quotidiana<i>.</i></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><i><span style="mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><br /></span></i></span></p><p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><i><span style="mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"></span></i></span></p><blockquote><p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><i><span style="mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">"Il piacere di pensarci era tale che mi sentii felice
come non mi accadeva da mesi; come messa al sole; o sdraiata su cuscini; e dopo
due giorni [...] mi abbandonai al puro diletto di questa farsa: che godo come
non ho mai goduto niente",</span></i><span style="mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">
scrisse durante la stesura di <i>"<a href="https://amzn.to/3CQpmr8" target="_blank">Orlando</a>".</i></span><i><span style="mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"> </span></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"></p></blockquote><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><br /></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">Per quanto
gioisse in quei frangenti, però, la pubblicazione delle sue opere era sempre
motivo di gravi crisi: non tollerava la tensione e l'ansia per il giudizio del
pubblico e della critica, poiché temeva di non essere capita e che la propria
arte a cui aveva dedicato tanto impegno, dedizione ed energia rappresentasse
per gli altri una mistificazione.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">Fu proprio
durante la snervante attesa per l'uscita di<i>
"<a href="https://amzn.to/3CQpmr8" target="_blank">La crociera</a>"</i>, la sua prima opera, che Virginia tentò il suicidio
per la seconda volta, ingerendo cento pasticche di Veronal, approfittando della
momentanea assenza del marito Léonard. Si salvò, ma le crisi si attenuarono
solo quando il suo romanzo raccolse il favore della critica e del pubblico.</span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><span style="mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">
Oltre alle lotte interiori, Virginia si mise in prima linea per sovvertire i
canoni del romanzo classico esaminandone ogni aspetto, vivisezionandolo per
renderlo più vivo e attuale.</span><span> </span></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><i><span style="font-family: inherit; font-size: medium; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><br /></span></i></p><p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><i><span style="font-family: inherit; font-size: medium; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"></span></i></p><blockquote><p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><i><span style="font-family: inherit; font-size: medium; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">"Il carattere umano è mutato, si è fatto frammentario
ed elusivo."<o:p></o:p></span></i></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><i><span style="mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">"La vita non è una serie di lampioni piantati in forma
simmetrica, è un alone luminoso semitrasparente che avvolge la nostra coscienza
dall’inizio alla fine. E non è forse compito del romanziere saper rendere
questa qualità fluttuante, inconoscibile, inafferrabile, con il minimo
intervento di ciò che è sempre esterno ed estraneo?”</span></i><i style="text-align: justify;"><span style="mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"> </span></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"></p></blockquote><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><br /></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">Nonostante
la paura del giudizio altrui, e il timore di non essere capita o male
interpretata, Virginia Woolf non smise mai di mettere in discussione se stessa
e il mondo che la circondava, rifiutandosi di accettare la realtà delle cose
per pura convenienza e quieto vivere. Nonostante le proprie incertezze e
insicurezze lottò fino alla fine per cambiare le cose, per far sentire la
propria voce e il proprio pensiero.<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><br />
<i>“Esaminiamo per un momento una mente
comune in un giorno comune. Essa riceve una miriade di impressioni - banali,
fantastiche, evanescenti o scolpite da una punta d’acciaio - che le provengono
da tutte le parti. È come una pioggia incessante di atomi... Registriamo gli
atomi così come essi cadono sulla mente e nell’ordine in cui cadono, tracciamo
il disegno, per quanto sconnesso o incoerente sia all’apparenza, che ogni
immagine o incidente incide sulla coscienza”.<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><i><span style="mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><br />
</span></i><span style="mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">E fu attraverso queste profonde
riflessioni che prese vita l'innovazione di Virginia ovvero il monologo
interiore, il flusso di coscienza che le permise di esplorare meravigliosamente
l’interiorità dei personaggi.<i> «Noi siamo
zebrati, multicolori»</i>.</span></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">
Il percorso narrativo di Virginia Woolf seguì pedissequamente le sue
riflessioni, a partire dai primi lavori<i>
"<a href="https://amzn.to/3CQpmr8" target="_blank">La crociera</a>"</i> e<i> "Notte
e giorno"</i> in cui Virginia dimostrò di padroneggiare la tradizione
classica del romanzo, e spingendosi via via sempre più oltre immergendosi nel
suo Olimpo di introspezione dei personaggi, delle loro complessità emozionali e
psicologiche, e snobbando completamente la trama, considerata dalla Woolf<i> "volgarità da giornalisti".</i></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><i><br /></i></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><i><span style="mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"></span></i></span></p><blockquote><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><i><span style="mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">"Niente impalcatura, non si deve vedere un solo mattone"</span></i><span style="mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">.</span></span></blockquote><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><span style="mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"></span></span><p></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><br /></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">
La cosa sconvolgente di questi romanzi e che testimonia l'estrema bravura, la
maestria e il talento di Virginia Woolf è la capacità di tenere il lettore
incollato alle pagine dei suoi libri pur non raccontando nulla o quasi. In<i> "<a href="https://amzn.to/3m24Xs1" target="_blank">Mrs Dollower</a>" </i>tutto si
concentra sui preparativi di una festa e in<i>
"<a href="https://amzn.to/3CQpmr8" target="_blank">Gita al faro</a>", </i>considerato il suo più grande capolavoro,<i> </i>ruota tutto attorno ai preparativi di
un'escursione che si compirà soltanto dieci anni dopo. È l'Io il protagonista
assoluto e indiscusso nelle sue opere, tutto il resto non ha alcuna importanza,
poiché per Virginia <i>"È essere, e non
fare, ciò che conta".</i></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">
Oltre a vivisezionare e sovvertire il romanzo classico, Virginia si impegnò attivamente
in difesa delle donne e dei diritti umani in generale, sostenendo le
suffragette, battendosi per la parità d'istruzione, per l'indipendenza
economica ritenuta dalla Woolf basilare per la libertà di ogni donna, e per
l'affermazione della cultura femminile, diventando a tutti gli effetti una
paladina del femminismo tanto che i suoi scritti, in particolare<i> "Le tre ghinee" </i>e<i> "<a href="https://amzn.to/2XYCXxu" target="_blank">Una stanza tutta per se</a>"</i>
furono rispolverati dalla grande ondata femminista degli anni settanta e
proclamarono la Woolf antesignana anche in questo campo. Fu proprio alle donne
che Virginia dedicò la maggior parte dei suoi componimenti, disegnando
personaggi indimenticabili come Rachel, protagonista de<i> "<a href="https://amzn.to/3CQpmr8" target="_blank">La crociera</a>"</i> e senza dubbio il più simile a Virginia
stessa con le sue inquietudini e il suo usare l'arte (la musica per Rachel e la
scrittura per la Woolf) come strumento per esternare il proprio essere,
passando per l'effimera quanto profonda <a href="https://amzn.to/3m24Xs1" target="_blank">Mrs Dollower</a> a cui affidò tutto il
proprio sentimento nei confronti della vita e della fuggevolezza di ogni
istante vissuto.</span></p><p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><i><br /></i></span></p><p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">
<i></i></span></p><blockquote><p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><i>"C’è una cosa che conta... una cosa
che conta, nella vita, e che viene addobbata di chiacchiere, deturpata,
cancellata, di giorno in giorno, lasciata lì a corrompersi, fra chiacchiere e
menzogne. Lui, invece - il suicida - l’aveva preservata. La morte è un atto di
sfida. La morte è un tentativo di comunicare, allorquando si avverte
l’impossibilità di raggiungere quel centro, quella meta che, misticamente, ci
elude: ciò ch’è intimo diviene separato; l’estasi si dilegua; si è soli. Nella
morte c’è allora un amplesso."</i></span></p><p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">
<i>"Lo sa il cielo soltanto difatti
perché la si ami sì tanto, ciascuno a suo modo, la vita, inventandosela magari,
costruendola ciascuno intorno a sé, disfacendola e creandola daccapo ogni
momento."</i></span></p></blockquote><p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><i></i></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><br /></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">
Ma è ispirandosi alla defunta madre che Virginia Woolf creò, forse, il suo
personaggio più intenso, ovvero Mrs Ramsay, la protagonista femminile di <i>"<a href="https://amzn.to/3CQpmr8" target="_blank">Gita al faro</a>"</i>, e fu proprio
scrivendone le gesta ed esaltandone il ricordo che Virginia ne elaborò il
lutto, benché con trentadue anni di ritardo.</span></p><p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><i><br /></i></span></p><p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">
<i></i></span></p><blockquote><span style="font-family: inherit; font-size: medium; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><i>«Probabilmente feci a me stessa quello
che gli psicoanalisti fanno ai loro pazienti. Diedi espressione a qualche
emozione antica e profonda. Ed esprimendola ne trovai la spiegazione e la potei
riporre placata».</i></span></blockquote><p></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><br /></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">
La sua ribellione contro il romanzo classico, da lei considerato troppo
maschilista, e l'assiduo impegno per il riscatto femminile nacquero dal suo
essersi sentita fin da bambina vittima di una società patriarcale, oppressiva e
castrante nei confronti delle donne e le esortò a scrivere in quanto donne,
orgogliose di esserlo, non dimenticando però che<i> "La mente dell'artista è androgina"</i>. A suffragio di
questa tesi spezzò la rigida identificazione sociale dei due sessi scrivendo le
rocambolesche avventure di Orlando, personaggio ora uomo e ora donna, ispirato
all'amica lesbica Vita Sackville West.</span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">
La forza di Virginia fu proprio quella di rimanere fedele a se stessa e alle
sue convinzioni senza lasciarsi soggiogare dalle proprie debolezze e dalle
difficoltà di un mondo in contrasto con il proprio essere e che la riteneva
inferiore solo perché donna. Lei si oppose, nonostante i propri disordini
emotivi e dimostrò di avere ragione, incrinando vetuste e radicate ideologie,
sovvertendone gli schemi e innovando non solo il modo di scrivere, ma anche
quello di pensare.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">In un'epoca
come quella attuale dove il panorama editoriale è affollato di romanzi aventi
la medesima banale trama, pretesa spesso dagli stessi lettori felici di
anestetizzarsi nella placida e sicura certezza di una trama senza sorprese,
un’epoca protesa verso l'apparire più che l'essere e il sentire, un'epoca che
privilegia l'estetica e che snobba l'introspezione, viene da chiedersi se non
ci sia il bisogno della lucida follia di Virginia Woolf che sovverta gli schemi
e scuota le menti per ricordarci che è nella profondità di noi stessi - e dei
personaggi - che dobbiamo concentrare le nostre energie poiché è solo lì, e non
altrove, l'essenza stessa della vita.</span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><o:p style="font-size: 12pt;"></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><br /></span></span></p></div>
<span style="font-size: 130%;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=1689511&g=0&url=https://www.ibs.it/saggi-prose-racconti-libri-vintage-virginia-woolf/e/2560025317937" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;" target="_blank"><img border="0" data-original-height="602" data-original-width="536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOfiDkLCBbOrqAVQTQ-BRxMJ0tVK83yrDETRVnly7dfCKRyr7f2dCpFQbY8OSZUVeetVGtvKkUVjMmFYUSpxR4G130C2hiD43JAQDZ7BHSPweZpuCaTGgT-Acxm4nKEPE6L7K346AJZ6g/s320/2560025317937_0_0_536_0_75.jpg" width="285" /></a></div><br /><em><br /></em></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div>
<iframe frameborder="0" marginheight="0" marginwidth="0" scrolling="no" src="//rcm-eu.amazon-adsystem.com/e/cm?lt1=_blank&bc1=000000&IS2=1&bg1=FFFFFF&fc1=000000&lc1=0000FF&t=libepoe-21&language=it_IT&o=29&p=8&l=as4&m=amazon&f=ifr&ref=as_ss_li_til&asins=8817054895&linkId=11a32ec6c6999a550311b170f4d690ba" style="height: 240px; width: 120px;"></iframe>
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Uno di questi è senza dubbio il <a href="https://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=1689511&g=0&url=https://www.ibs.it/decameron-libro-giovanni-boccaccio/e/9788884025272" target="_blank">Decameron</a> o Decamerone di Giovanni Boccaccio.</span></p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMdtt9dAIzbrPKe-wqlTCl2asTTRYSX14d42rbwUxh_q8zjSBwQmXG1c750HD48lFngMLpBQIq6IQVkI6SHVyVpqPBiucrQitpz7B4MQUOmosTrAWkyTG9Mkwo6bOu6JfusOFn-uDFUvw/s283/download.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="178" data-original-width="283" height="251" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMdtt9dAIzbrPKe-wqlTCl2asTTRYSX14d42rbwUxh_q8zjSBwQmXG1c750HD48lFngMLpBQIq6IQVkI6SHVyVpqPBiucrQitpz7B4MQUOmosTrAWkyTG9Mkwo6bOu6JfusOFn-uDFUvw/w400-h251/download.jpg" width="400" /></a></div><br /><span style="font-size: medium;"><br /></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><span>Censurato in varie epoche -</span><span> apparve anche nell'elenco dei libri proibiti voluto da Papa Paolo IV -</span><span> tacciato come immorale e scandaloso per i suoi richiami all'erotismo bucolico tipico del suo tempo, il Decamerone resta una delle opere più importanti e famose della letteratura del Trecento europeo.</span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Il libro raccoglie le cento novelle che si raccontano a turno sette donne e tre uomini, trattenuti per dieci giorni fuori da Firenze per sfuggire alla peste nera, e attraverso di esse, Boccaccio racconta la società del suo tempo con l'ideale di vita aristocratico basato sull'amor cortese, la liberalità, la magnanimità, l'astuzia e utilizzando un taglio umoristico che lo ha reso un classico intramontabile, ripreso spesso in versione cinematografica da più registi, fra i quali anche Pier Paolo Pasolini. </span></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=1689511&g=0&url=https://www.ibs.it/decameron-libro-giovanni-boccaccio/e/9788884025272" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" target="_blank"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="327" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi51wJRYMxvxp1QvLAOUB5r2bTUycS-CH4PzC8Ch6LZvG2oraPjz8Kbym5DyhIIp8VRCf3IkS5cA6GoarvO98eS5vuIv5-gc0W5d6hQw2ERiFV_qkTFVNSTp2ZtFGYmbl-Vx0e150UY33k/w210-h320/Decameron.jpg" width="210" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Edizione del 2006 - € 50,00</td></tr></tbody></table><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: medium;"></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><span style="text-align: justify;"><br /></span></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-family: inherit; text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #444444;"><i></i></span><blockquote><i><span style="background-color: white; color: #444444;">“Vien dunque, Amor, cagion d'ogni mio bene, d'ogni </span><a href="https://www.frasicelebri.it/argomento/speranza/" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #003e55; text-decoration-line: none;">speranza</a><span style="background-color: white; color: #444444;"> e d'ogni lieto effetto; cantiamo insieme un poco, non de' sospir né delle </span><a href="https://www.frasicelebri.it/argomento/amare/" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #003e55; text-decoration-line: none;">amare</a><a href="https://www.frasicelebri.it/argomento/pena/" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #003e55; text-decoration-line: none;">pene</a><span style="background-color: white; color: #444444;"> ch'or più dolce mi fanno il tuo </span><a href="https://www.frasicelebri.it/argomento/divertimento/" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #003e55; text-decoration-line: none;">diletto</a><span style="background-color: white; color: #444444;">, ma sol del chiaro foco, nel quale ardendo in </span><a href="https://www.frasicelebri.it/argomento/feste/" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #003e55; text-decoration-line: none;">festa</a><span style="background-color: white; color: #444444;"> vivo e 'n </span><a href="https://www.frasicelebri.it/argomento/gioco/" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #003e55; text-decoration-line: none;">gioco</a><span style="background-color: white; color: #444444;">, te adorando come un mio idio.”</span></i></blockquote><span style="background-color: white; color: #444444;"></span></span></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><span style="text-align: justify;"><br /></span></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><span style="text-align: justify;">Del Decamerone esistono innumerevoli edizioni dalle più economiche alle più pregiate che arrivano a costare anche parecchie migliaia di euro. Sul sito <a href="https://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=1689511&g=0&url=https://www.ibs.it/algolia-search?ts=as&query=decameron%20boccaccio&query_seo=decameron%20boccaccio&qs=true&filterProduct_type_description=Libri+vintage&sortBy=prd_IBS_year_asc&page=2">ibs.it</a> ne sono presenti parecchie perfette per impreziosire le collezioni di tutti gli appassionati.</span></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><span style="text-align: justify;"><br /></span></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><span style="text-align: justify;"><br /></span></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=1689511&g=0&url=https://www.ibs.it/decameron-libri-vintage-giovanni-boccaccio/e/2560888101797" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" target="_blank"><img border="0" data-original-height="429" data-original-width="536" height="256" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzPCA6GOHUblOpYtsgn3g6fSLP-QY3yTgOjEV8JNx9pg5gZChlghoJ2FiPO2WhjVQZsuJuUJwdTbnq2g8Gc51v6uHv3KkAVLXKG762mn2RKXSZ9TWVxXuroG8IspY2eggmj8rePUy11w0/s320/2560888101797_0_0_536_0_75.jpg" width="320" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Edizione del 1875 - € 50,00</td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=1689511&g=0&url=https://www.ibs.it/decameron-libri-vintage-giovanni-boccaccio/e/2560222091487" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" target="_blank"><img border="0" data-original-height="768" data-original-width="499" height="249" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEFzPngIOJc_U-1LI1L_oQk3Zhycf0hJzxFKsZzjxHdXZJCG427hzMF3oLNSJQBbTi6WzmmTHXHqL2CYJkmksLIeG_V3bt7ZhXxYOXp4INPWzdeT7ndnXh9yfs9DtWZXMvfLimKvfgJz8/w162-h249/2560222091487_0_0_536_0_75.jpg" width="162" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Edizione del 1703 - € 418,00</td></tr></tbody></table><br />Un'edizione esclusiva e pregiata è quella che raccoglie le prime 20 novelle di Boccaccio, 68 fregi e 55 litografie originali a colori di Luciano Minguzzi, di cui 20 a piena pagina, firmate dall'artista. Si tratta di una copia autografata dall'artista e dall'editore. È del 1975 e ha un valore di 4.500,00€<br /><span style="text-align: justify;"><br /></span></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://clk.tradedoubler.com/click?p=217249&a=1689511&g=0&url=https://www.ibs.it/decameron-libri-vintage-giovanni-boccaccio/e/2560025193685" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" target="_blank"><img border="0" data-original-height="700" data-original-width="536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikI8gevh0dCyFkY6uQnZxPVizi3-9L-bfY1QyIJkWBCa-bbubcdzatkcIkFnWiFeho2sxngPu4ArGpEBWjei2gcG9ymrLIHgmk9ywNL8zMD5lkZko9d3r8VmGLKNFtifjlmAJfAhJK9XA/s320/2560025193685_0_0_536_0_75.jpg" width="245" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Edizione autografata da Luciano Minguzzi - 1975 - € 4.500,00</td></tr></tbody></table><br /></span></div>
<iframe frameborder="0" marginheight="0" marginwidth="0" scrolling="no" src="//rcm-eu.amazon-adsystem.com/e/cm?lt1=_blank&bc1=000000&IS2=1&bg1=FFFFFF&fc1=000000&lc1=0000FF&t=libepoe-21&language=it_IT&o=29&p=8&l=as4&m=amazon&f=ifr&ref=as_ss_li_til&asins=8860873312&linkId=de2e0d4c504950fe47431c686c9e67c6" style="height: 240px; width: 120px;"></iframe>
<iframe frameborder="0" marginheight="0" marginwidth="0" scrolling="no" src="//rcm-eu.amazon-adsystem.com/e/cm?lt1=_blank&bc1=000000&IS2=1&bg1=FFFFFF&fc1=000000&lc1=0000FF&t=libepoe-21&language=it_IT&o=29&p=8&l=as4&m=amazon&f=ifr&ref=as_ss_li_til&asins=1397864265&linkId=16ff08ed6964cd59fb43bb36ec5b01d2" style="height: 240px; width: 120px;"></iframe>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-854151173355326583.post-75765472267148959922021-09-23T11:41:00.002+02:002021-09-23T11:41:25.274+02:00Jacob e Wilhelm Grimm: Tutte le fiabe. Prima edizione integrale 1812-1815 Copertina rigida – 26 novembre 2015<h1 style="text-align: center;"><span style="color: #800180;"><i><a href="<iframe style="width:120px;height:240px;" marginwidth="0" marginheight="0" scrolling="no" frameborder="0" src="//rcm-eu.amazon-adsystem.com/e/cm?lt1=_blank&bc1=000000&IS2=1&bg1=FFFFFF&fc1=000000&lc1=0000FF&t=libepoe-21&language=it_IT&o=29&p=8&l=as4&m=amazon&f=ifr&ref=as_ss_li_til&asins=8868433478&linkId=63a302a76f661ec0409f2ab9512bb55f"></iframe>" target="_blank">Le fiabe come non le avete mai sentite.</a> </i></span></h1><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxLM61Np8kALJ8L9iHXKmhypZ_Gx1BdQmyctpgoYWctvGcsMHpqImi7vDF41hZmGnHq6glqZD-byNEImA9QfUWikI-lEar46Dlg0tJ6D-A9u_3dIR-2XNn3zi31ta56M8ejkl_vCIB_7U/s499/51oqgvQGHhL._SX354_BO1%252C204%252C203%252C200_.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="499" data-original-width="356" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxLM61Np8kALJ8L9iHXKmhypZ_Gx1BdQmyctpgoYWctvGcsMHpqImi7vDF41hZmGnHq6glqZD-byNEImA9QfUWikI-lEar46Dlg0tJ6D-A9u_3dIR-2XNn3zi31ta56M8ejkl_vCIB_7U/s320/51oqgvQGHhL._SX354_BO1%252C204%252C203%252C200_.jpg" width="228" /></a></div><br /><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #333333;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><span> </span>Quando i fratelli Grimm pubblicarono per la prima volta i loro due volumi di Fiabe del focolare, tra il 1812 e il 1815, non immaginavano che storie come Cappuccetto Rosso, Raperonzolo o Hänsel e Gretel sarebbero diventate le più famose al mondo. Eppure, quasi nessuno oggi conosce le fiabe contenute in quei due primi volumi, poiché nei successivi quarant'anni i Grimm misero in piedi un cantiere che sfornò altre sei edizioni, fino all'ultima del 1857, ognuna diversa per contenuti e stile.</span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #333333;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><span> </span>Questo volume riporta alla luce per la prima volta in traduzione italiana le 156 storie originarie raccolte dai Grimm duecento anni fa: più vicine al sentire del popolo, e dunque dirette, quasi teatrali, adatte insomma ad essere lette ad alta voce, proprio come i fratelli le trascrissero da raccontatrici e raccontatori, ascoltandoli accanto al focolare, in giardino, nei momenti di riposo dei giorni di festa.</span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #333333;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><span> </span>I Grimm spalancano davanti ai nostri occhi tutto un mondo sprigionato dalla fantasia e dalla tradizione orale, tramandato di bocca in bocca per secoli, e messo per la prima volta nero su bianco dai due pazienti e appassionati fratelli. È dunque con <a href="https://amzn.to/2XVqCKt" target="_blank">questa raccolta</a> che essi diedero vita al mondo delle fiabe così come noi oggi lo conosciamo, ricco e luccicante nelle vesti sfarzose di re, principi, regine e principesse, ma anche misero eppure autenticamente vivace nel popolo di pescatori, minatori, contadine, sempliciotti e astuti... </span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #333333;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Età di lettura: da 6 anni.</span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #333333;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><br /></span></span></p>
<iframe frameborder="0" marginheight="0" marginwidth="0" scrolling="no" src="//rcm-eu.amazon-adsystem.com/e/cm?lt1=_blank&bc1=000000&IS2=1&bg1=FFFFFF&fc1=000000&lc1=0000FF&t=libepoe-21&language=it_IT&o=29&p=8&l=as4&m=amazon&f=ifr&ref=as_ss_li_til&asins=8868433478&linkId=63a302a76f661ec0409f2ab9512bb55f" style="height: 240px; width: 120px;"></iframe>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-854151173355326583.post-50402509338968067132021-08-06T10:45:00.004+02:002021-08-06T10:48:07.466+02:00Recensione: "Reo confesso" di Valerio Varesi<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjddl4kuNZ6KkY_o0B-Z7Y2c72Wd9SX4MfHdOYve3IsaJbX1ZM_Qe-RQ3fLsI-zIh12XQ8xWTz727BFEpt0hkFJEyrIcVS-oCAx5hEjrC_pAttKQ6zedrdCLFh5YUTmeYVuqfFLs1pFT-g/s499/511rmd0XFJS._SX363_BO1%252C204%252C203%252C200_.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="499" data-original-width="365" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjddl4kuNZ6KkY_o0B-Z7Y2c72Wd9SX4MfHdOYve3IsaJbX1ZM_Qe-RQ3fLsI-zIh12XQ8xWTz727BFEpt0hkFJEyrIcVS-oCAx5hEjrC_pAttKQ6zedrdCLFh5YUTmeYVuqfFLs1pFT-g/w293-h400/511rmd0XFJS._SX363_BO1%252C204%252C203%252C200_.jpg" width="293" /></a></div><br /><p></p><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><b><i><u>TRAMA:</u></i></b></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><span style="background-color: white; color: #333333; text-align: start;">Quando Soneri, camminando per il parco della Cittadella della sua Parma, si avvicina a un uomo riverso su una panchina, per capire se è solo un barbone addormentato o se è qualcuno che sta male, certo non immagina che sta per cominciare una delle vicende più assurde e intricate di tutta la sua carriera. L'uomo, infatti, tal Roberto Ferrari, confessa a Soneri di aver appena compiuto un omicidio. Ha ucciso un promotore finanziario che lo aveva rovinato sperperando in affari illeciti e cocaina i risparmi di una vita, che Ferrari gli aveva affidato. Apparentemente, l'indagine più rapida della storia del commissario Soneri, anche perché Ferrari fornisce tutte le prove che servono a dimostrare la sua colpevolezza: c'è la vittima, c'è il movente, c'è il reo confesso. Ma Soneri non è uomo di carte, o di tecnologie, o di impronte digitali. È un uomo di intuito, e il suo intuito gli dice che c'è qualcosa che non torna, che in questa apparente semplicità c'è qualcosa di sospetto. Non immagina quanto ha ragione.</span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><b><i><u>RECENSIONE:</u></i></b></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Ritengo che la prima pagina di un libro sia la più
importante, poiché già da lì s’intuisce se vale la pena di leggerlo oppure no.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Nei primi paragrafi si palesa com’è stato concepito un romanzo
e come l’autore ha deciso di accalappiare l’attenzione del lettore. Ai profani
della scrittura questa scelta può sembrare ovvia: una storia la si comincia
dall’inizio, ma non è così. Un libro può iniziare anche dalla fine o da una
scena passata. Oppure, anche volendo mantenere intatto l’ordine temporale degli
eventi, può iniziare con una scena ambientata in una stanza piuttosto che in un’altra,
con un personaggio invece di un altro, popolando un ventaglio di possibilità
pressoché infinito ed è qui che si sprigiona il talento dell’autore, nella
scelta del migliore inizio possibile.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Già dalle prime battute, poi, emerge lo stile dell’autore,
la sua competenza, la sua conoscenza, il taglio che ha voluto dare al libro, e
il peso che esso avrà nel nostro bagaglio culturale. Ogni libro ha un peso
specifico che rappresenta il lascito che esso ci donerà una volta terminata la
lettura. Ci sono romanzetti di cui ci si dimentica appena si richiude la copertina
(la maggior parte), e ce ne sono altri che invece li si ricorda per sempre.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><a href="https://amzn.to/3jzkNJM" target="_blank">“<i>Reo confesso</i>”</a> di Valerio Varesi cade di certo in
questa seconda categoria. L’ho capito appena ho letto la sua prima pagina e lo
confermo ora che ne ho terminato la lettura.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Un inizio magistrale che lascia ben pochi dubbi sulla
qualità di quello che si troverà proseguendo la lettura.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">In un libro, oltre alla trama, io cerco l’eleganza e la
raffinatezza dello stile, cerco battute a effetto e passaggi narrativi che mi
sorprendano per sagacia. Cerco quindi una qualità stilistica che si discosti
dalla gran parte dei romanzi che compongono il panorama editoriale moderno, e in
<a href="https://amzn.to/3jzkNJM" target="_blank">“<i>Reo confesso”</i></a> l’ho trovata.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Questa diversità la si ritrova anche nell’insolita trama: c’è
un reo confesso e c’è un commissario che invece dubita che sia lui il
colpevole. Il commissario in questione è il mitico Soneri, alla sua sedicesima
indagine, che si aggira nei vicoli nebbiosi e affascinanti di Parma, in preda a
dubbi etici e morali che profumano il romanzo della nostalgica malinconia con cui
si guarda ai tempi andati.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Consiglio <i><a href="https://amzn.to/3jzkNJM" target="_blank">“Reo confesso”</a></i> a tutti, poiché quando un
libro è ben scritto non importa di che genere sia, vale sempre la pena di
leggerlo.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Ora non mi resta che buttarmi su <i><a href="https://amzn.to/2WQ0rE7" target="_blank">“L’ora buca”</a></i> sempre
di Valerio Varesi.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Buona lettura!</span><o:p></o:p></p><br /><p></p>
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<iframe frameborder="0" marginheight="0" marginwidth="0" scrolling="no" src="//rcm-eu.amazon-adsystem.com/e/cm?lt1=_blank&bc1=000000&IS2=1&bg1=FFFFFF&fc1=000000&lc1=0000FF&t=libepoe-21&language=it_IT&o=29&p=8&l=as4&m=amazon&f=ifr&ref=as_ss_li_til&asins=B08K3W2L12&linkId=3838bac46f21edf0d94ab09b3818ccf5" style="height: 240px; width: 120px;"></iframe></div>Unknownnoreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-854151173355326583.post-77998132374117920652021-07-08T10:57:00.000+02:002021-07-08T10:57:04.294+02:00Recensione: "Isolati" di Iris Bonetti<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiYsiPFfTFLYCfkM-vKANu-6U3ilmpsZJyAlbMO7SD9IwBMA3-fDfDfGKGEMSxJc3O65X7rIOt_vIBrxiwmdXWJigBc5zdnULwAS4RN-F7duaTXYQXUwXiClj2TpQBwl094EqQhYzerng/s2048/unnamed.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1382" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiYsiPFfTFLYCfkM-vKANu-6U3ilmpsZJyAlbMO7SD9IwBMA3-fDfDfGKGEMSxJc3O65X7rIOt_vIBrxiwmdXWJigBc5zdnULwAS4RN-F7duaTXYQXUwXiClj2TpQBwl094EqQhYzerng/w270-h400/unnamed.jpg" width="270" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><b><u><i>TRAMA:</i></u></b></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #333333; text-align: start;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Cinque uomini e una donna, uno scrittore irlandese, un chirurgo francese, uno studente spagnolo, un poliziotto canadese, un narco trafficante messicano e un’aspirante attrice americana si trovano su un volo diretto in Indonesia, che fatalmente precipita nel mezzo dell’Oceano Indiano. Naufragano sulle spiagge di un’isola sconosciuta dove, andando alla ricerca dei superstiti, si incontrano. Da quel momento lottano per sopravvivere affidandosi unicamente alle loro forze. Emergono le loro capacità, debolezze e istinti, insieme al vissuto che ognuno si porta dentro e che condiziona le loro azioni, fino a offuscare il confine tra il bene e il male. Avril, unica donna, costretta a subire queste dinamiche decide di fuggire, scoprendo così che non sono soli: una tribù di selvaggi compie dei macabri rituali nella giungla. La spiaggia non è più un luogo sicuro e sono quindi costretti a cercarne un altro, addentrandosi nella foresta e affrontando innumerevoli insidie. Tuttavia non sanno che l’isola nasconde ben altro. Demoni oscuri, i maduk, narrati nelle melopee degli indigeni, vivono nelle viscere di quella terra. Un mistero cupo e minaccioso che giunge dal passato e che cala inatteso su tutti loro. Orrore e coraggio, vita e morte si miscelano con l’amore e la passione, sentimenti che man mano coinvolgono i protagonisti in un intenso rapporto che li lega fino alla fine. Un romanzo appassionante dall’inizio all’epilogo, che pagina dopo pagina sedurrà il lettore.</span></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #333333; text-align: start;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><br /></span></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #333333; text-align: start;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><b><i><u>RECENSIONE:</u></i></b></span></span></div><p></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Chi non ha mai sognato almeno una volta nella vita di
trovarsi su un’isola deserta? Il mare, il sole, il relax, le palme e tutto ciò
che di più suggestivo si può immaginare, ma con <a href="https://amzn.to/3dXnvqf" target="_blank"><i>Isola</i>,</a> Iris Bonetti ci
porge il rovescio della medaglia: la fame, la paura, il dolore, la violenza, la
morte in un luogo disperso da qualche parte nell’oceano Indiano che tutto è
fuorché disabitato, esso infatti è popolato da cannibali sanguinari.<o:p></o:p></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Dipanare
una trama complessa con sei protagonisti da caratterizzare non è affatto
semplice, poiché le insidie sono dietro l’angolo così come il rischio di
perdersi, sia per l’autore e sia per i lettori.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Con <i><a href="https://amzn.to/3dXnvqf" target="_blank">Isola</a>,</i>
Iris Bonetti si districa bene in questo groviglio, mettendo in piedi un
complicato intreccio di storie e avvenimenti che, pur avendo diversi punti di
partenza, convergono in un unico obiettivo: sopravvivere.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Sei
sono infatti le storie introduttive, una per ciascun personaggio, dislocate in
luoghi diversi del pianeta e diverse sono anche le vite vissute da loro, uno
scrittore irlandese, un chirurgo francese, uno studente spagnolo, un poliziotto
canadese, un narco trafficante messicano e un’aspirante attrice americana, tutti però hanno qualcosa in
comune: riscattare un torto o un dolore subito.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Salgono
quindi sul fatidico volo per dare una svolta alle loro esistenze, riponendo in
Bali la speranza di un futuro migliore.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">A Bali,
però, non arriveranno mai, ma quel viaggio esaudirà tutti i loro desideri di
cambiamento, anche se non nel modo da loro sperato.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Ogni
cosa che ci accade ci cambia. Anche la più piccola inezia può smussare gli
spigoli del nostro essere o crearne di nuovi, ma trovarsi naufraghi in un’isola
deserta stravolge l’esistenza, irreversibilmente e libera la parte più
autentica, primitiva e istintiva di ognuno di essi per difendersi dalle proprie
paure, dagli altri, dall’ambiente ostile dove bene e male si confondono, dove
le apparenze ingannano e dove il buio nasconde la morte.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><a href="https://amzn.to/3dXnvqf" target="_blank"><i>Isola</i></a> è
un romanzo pieno di avventura, crudo, a volte violento e urticante così come il
vivere tale esperienza presuppone, ma è anche un romanzo colmo di speranza.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><o:p><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"> </span></o:p></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><i></i></p><blockquote><i><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">“La gente non vuole sempre la
verità. La verità è noiosa. Vuole emozionarsi, sognare.”</span></i></blockquote><i><o:p></o:p></i><p></p></div><p><br /></p>
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<iframe frameborder="0" marginheight="0" marginwidth="0" scrolling="no" src="//rcm-eu.amazon-adsystem.com/e/cm?lt1=_blank&bc1=000000&IS2=1&bg1=FFFFFF&fc1=000000&lc1=0000FF&t=libepoe-21&language=it_IT&o=29&p=8&l=as4&m=amazon&f=ifr&ref=as_ss_li_til&asins=B082Z4CDJN&linkId=e7deb7ad50b4876420f90f2eee54f04a" style="height: 240px; width: 120px;"></iframe>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-854151173355326583.post-60754694654133205712021-05-27T11:47:00.004+02:002021-05-27T11:47:31.418+02:00Segnalazione: "Isolati" di Iris Bonetti<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1MdzPsozRV6y9JoZmmPQuoJQafemBcaW8zaMspMdeiEnblEf2HUFGoVTBhakQz0Dmv8vYq8NKAa-k2TGZAt-uStpaix7D2Qi_YC5B8SmktcPYX8MHMVfZtulMMNn3r2gok3pDW_2tPL0/s2048/unnamed.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1382" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1MdzPsozRV6y9JoZmmPQuoJQafemBcaW8zaMspMdeiEnblEf2HUFGoVTBhakQz0Dmv8vYq8NKAa-k2TGZAt-uStpaix7D2Qi_YC5B8SmktcPYX8MHMVfZtulMMNn3r2gok3pDW_2tPL0/w270-h400/unnamed.jpg" width="270" /></a></div><br /><p></p><p style="text-align: center;">TITOLO: <a href="https://amzn.to/3fqF6rP" target="_blank">Isolati</a></p><p style="text-align: center;">AUTORE: Iris Bonetti</p><p style="text-align: center;">CE: Self</p><p style="text-align: center;">DATA USCITA: 21 dicembre 2019</p><p style="text-align: center;">FORMATI: <a href="https://amzn.to/3bXbGiJ" target="_blank">Ebook </a>e <a href="https://amzn.to/3fqF6rP" target="_blank">Cartaceo</a></p><p style="text-align: center;">N. PAG. 460</p><p style="text-align: center;">GENERE: Azione e avventura</p><p>TRAMA:</p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #0f1111;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Cinque uomini e una donna, uno scrittore irlandese, un chirurgo francese, uno studente spagnolo, un poliziotto canadese, un narco trafficante messicano e un’aspirante attrice americana si trovano su un volo diretto in Indonesia, che fatalmente precipita nel mezzo dell’Oceano Indiano. Naufragano sulle spiagge di un’isola sconosciuta dove, andando alla ricerca dei superstiti, si incontrano. Da quel momento lottano per sopravvivere affidandosi unicamente alle loro forze. Emergono le loro capacità, debolezze e istinti, insieme al vissuto che ognuno si porta dentro e che condiziona le loro azioni, fino a offuscare il confine tra il bene e il male. Avril, unica donna, costretta a subire queste dinamiche decide di fuggire, scoprendo così che non sono soli: una tribù di selvaggi compie dei macabri rituali nella giungla. La spiaggia non è più un luogo sicuro e sono quindi costretti a cercarne un altro, addentrandosi nella foresta e affrontando innumerevoli insidie. Tuttavia non sanno che l’isola nasconde ben altro. Demoni oscuri, i maduk, narrati nelle melopee degli indigeni, vivono nelle viscere di quella terra. Un mistero cupo e minaccioso che giunge dal passato e che cala inatteso su tutti loro. Orrore e coraggio, vita e morte si miscelano con l’amore e la passione, sentimenti che man mano coinvolgono i protagonisti in un intenso rapporto che li lega fino alla fine. </span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #0f1111;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><br /></span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #0f1111;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="374" src="https://www.youtube.com/embed/P3azd1ICeEg" width="607" youtube-src-id="P3azd1ICeEg"></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><br /></span><p></p>
<iframe frameborder="0" marginheight="0" marginwidth="0" scrolling="no" src="//rcm-eu.amazon-adsystem.com/e/cm?lt1=_blank&bc1=000000&IS2=1&bg1=FFFFFF&fc1=000000&lc1=0000FF&t=libepoe-21&language=it_IT&o=29&p=8&l=as4&m=amazon&f=ifr&ref=as_ss_li_til&asins=B082Z4CDJN&linkId=fec0822d864e356e20852de19094fc02" style="height: 240px; width: 120px;"></iframe>
<iframe style="width:120px;height:240px;" marginwidth="0" marginheight="0" scrolling="no" frameborder="0" src="//rcm-eu.amazon-adsystem.com/e/cm?lt1=_blank&bc1=000000&IS2=1&bg1=FFFFFF&fc1=000000&lc1=0000FF&t=libepoe-21&language=it_IT&o=29&p=8&l=as4&m=amazon&f=ifr&ref=as_ss_li_til&asins=B082PQ71XS&linkId=f20a16d2de892e2e872e5061f8076532"></iframe>Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-854151173355326583.post-64660967071260869842021-05-13T11:04:00.008+02:002021-05-13T11:06:11.981+02:00Recensione: "Blues per i nati senza cuore" di Ferdinando Salamino<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRk4X4g_eFzt_ead69jnoq6-vhR_lDSOYAjxYCV-Nt9U_XT3pwww3WxrI9kP1-Uc9U_EVS6GoPY8Jytqaw9CKuYdAOVeRknFCjI1TiWr5MMgXZ-hdrHHhM9YtrRPV7-mQBq74PbdvlEF4/s499/41FJXloS4RL._SX334_BO1%252C204%252C203%252C200_.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: inherit;"><img border="0" data-original-height="499" data-original-width="336" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRk4X4g_eFzt_ead69jnoq6-vhR_lDSOYAjxYCV-Nt9U_XT3pwww3WxrI9kP1-Uc9U_EVS6GoPY8Jytqaw9CKuYdAOVeRknFCjI1TiWr5MMgXZ-hdrHHhM9YtrRPV7-mQBq74PbdvlEF4/w269-h400/41FJXloS4RL._SX334_BO1%252C204%252C203%252C200_.jpg" width="269" /></span></a></div><span style="font-family: inherit;"><br /></span><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Oggi, 13
maggio 2021 segna la fine di una lunga storia, o forse è solo il trampolino di
lancio che proietta Michele Sabella nel firmamento delle stelle senza tempo.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Oggi
sono emozionata e anche un po’ triste come ogni volta che si sfoglia l’ultima
pagina di un libro che ti è piaciuto da morire e che vorresti non finisse mai,
poiché “<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><a href="https://amzn.to/3uE2ozD" target="_blank">Blues per i nati senza cuore</a></i>”
è l’ultimo capitolo della saga di Ferdinando Salamino, iniziata con “<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Il kamikaze di cellophane</i>”, che ha come
protagonista Michele Sabella, uno dei personaggi più trascinanti, coinvolgenti
e meglio riusciti del panorama editoriale moderno.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Non me
ne vogliate, ma per me Michele è l’ultimo degli eroi romantici, armato di
cacciavite, che non teme nulla, nemmeno se stesso, e si getta fra le fiamme
dell’inferno per proteggere la sua Elena, la sua “dea di ossa”, colei per la
quale mette a tacere i suoi demoni, per poi rievocarli per salvarla.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">La saga
de “<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><a href="https://amzn.to/33Lviln" target="_blank">Il kamikaze di cellophane</a></i>” è un
viaggio nei meandri sporchi della mente, nei pertugi baluginanti di morte, nei
labirinti di follia nei quali ci si perde a tal punto da smarrire il confine
tra insania e normalità. Chi è più pazzo? Chi segue i propri istinti o chi li
soffoca per conformismo?<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Ho avuto
il privilegio di leggere in anteprima “<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><a href="https://amzn.to/3uE2ozD" target="_blank">Bluesper i nati senza cuore</a></i>” e posso dire che è il mio preferito di tutta la
saga. Difficilmente l’ultimo capitolo di una serie riesce a superare in
bellezza i precedenti, ma Ferdinando Salamino ci è riuscito alla grande. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">“<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><a href="https://amzn.to/33Lviln" target="_blank">Il kamikaze di cellophane</a></i>” mi ha
entusiasmato con la sua prorompente e violenta bellezza, facendomi conoscere
Michele Sabella e il suo strabiliante autore Ferdinando Salamino, la cui talentuosa
penna spicca come un faro acceso nel popoloso mare dell’editoria moderna. “<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><a href="https://amzn.to/3eIhHBJ" target="_blank">Il margine della notte</a></i>” ha confermato il
talento di Salamino e la potenza di Michele Sabella, ma “<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><a href="https://amzn.to/3uE2ozD" target="_blank">Blues per i nati senza cuore</a></i>” è un vero capolavoro. Rispecchia l’importante
crescita artistica di Ferdinando Salamino e la parabola perfetta del viaggio
dell’eroe del suo protagonista che in questo volume, più di ogni altro della saga,
strazia il cuore del lettore per poi ricucirlo senza anestesia come solo
Michele Sabella può fare.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Lo stile
di Salamino è impeccabile, chirurgico, pulito, perfetto, preciso, illuminante,
coinvolgente e mai banale. Tutto si sposa alla perfezione per confezionare un’opera
sublime e indimenticabile e assolutamente da leggere.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Consiglio
a tutti la lettura non solo di “<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><a href="https://amzn.to/3uE2ozD" target="_blank">Blues peri nati senza cuore</a></i>”, ma di tutta la saga e vi assicuro che poi non guarderete
mai più un cacciavite allo stesso modo.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Tutti e tre i volumi sono editi dalla Golem Edizioni</span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: left;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Se volete saperne di più sugli altri volumi della serie ecco le altre mie <a href="http://libriepoesie.blogspot.com/search/label/Ferdinando%20Salamino" target="_blank">recensioni</a></span></p><div style="background-color: white; text-align: justify;"><span style="color: #666666; font-family: inherit; font-size: medium;"><br /></span></div><div style="background-color: white; text-align: justify;"><span style="color: #666666; font-family: inherit; font-size: medium;">TRAMA:</span></div><div style="background-color: white; text-align: justify;"><span style="color: #666666; font-family: inherit; font-size: medium;"><br /></span></div><div style="background-color: white; text-align: justify;"><span style="color: #333333; text-align: start;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Un trafiletto di cronaca nera, la fotografia di un volto fin troppo familiare e quelle parole come una sentenza sospesa: non ancora imputata. Michele Sabella torna a Milano, deciso a scagionare l’unica donna che abbia mai amato da una possibile accusa di omicidio. Elena ha davvero ucciso il marito? E cosa significano gli strani movimenti di denaro attorno alla ditta della vittima, passata dal fallimento a un’ascesa inspiegabile? Mentre Elena appare determinata a dichiararsi colpevole ed entrambi cercano di venire a patti con un passato che non ha mai smesso di tormentarli, le indagini di Michele lo portano nel cuore di un operoso villaggio della Brianza dove tutti sembrano nascondere qualcosa. A pochi giorni dall’Avvento, le tragiche conseguenze di un antico baratto vengono alla luce, reclamando un credito di sangue, e Michele scopre a poco a poco di non essere il cacciatore, ma la preda.</span></span></div><div style="background-color: white; text-align: justify;"><span style="color: #333333; text-align: start;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><br /></span></span></div><div style="background-color: white; text-align: justify;"><span style="color: #333333; text-align: start;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><div style="color: black; font-size: medium;"><div style="text-align: justify;"><span style="color: #666666; font-family: inherit; font-size: medium;">TITOLO: <a href="https://amzn.to/3uE2ozD" target="_blank">Blues per i nati senza cuore</a></span></div></div><div style="color: black; font-size: medium; text-align: justify;"><span style="color: #666666; font-family: inherit; font-size: medium;">AUTORE: Ferdinando Salamino</span></div><div style="color: black; font-size: medium; text-align: justify;"><span style="color: #666666; font-family: inherit; font-size: medium;">EDITORE: Golem Edizioni</span></div><div style="color: black; font-size: medium; text-align: justify;"><span style="color: #666666; font-family: inherit; font-size: medium;">COLLANA: Ombre</span></div><div style="color: black; font-size: medium; text-align: justify;"><span style="color: #666666; font-family: inherit; font-size: medium;">GENERE: Gialli / Thriller psicologico</span></div><div style="color: black; font-size: medium; text-align: justify;"><span style="color: #666666; font-family: inherit; font-size: medium;">FORMATO: Ebook - Cartaceo </span></div></span></span></div><div style="background-color: white; font-size: 14px; text-align: justify;"><span style="color: #333333; text-align: start;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div><div style="background-color: white; font-size: 14px; text-align: justify;"><span style="color: #333333; text-align: start;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div>
<iframe frameborder="0" marginheight="0" marginwidth="0" scrolling="no" src="//rcm-eu.amazon-adsystem.com/e/cm?lt1=_blank&bc1=000000&IS2=1&bg1=FFFFFF&fc1=000000&lc1=0000FF&t=libepoe-21&language=it_IT&o=29&p=8&l=as4&m=amazon&f=ifr&ref=as_ss_li_til&asins=8885785956&linkId=8e559aa38c2af42efe6843022343d47e" style="height: 240px; width: 120px;"></iframe>
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lo sguardo impolverato di chi era scampato alla morte e fischi di
bombarde conficcati nelle orecchie. Avevano facce senza più
espressione e corpi mutilati, come la vittoria. Avevano ormai trincee
al posto delle vene e vite rimediate da due pezze al culo. Avevano il
niente che era restato. Un popolo di anime spaesate e di relitti
sopravvissuti ai compagni, le cui vedove potevano lavorare in regola
da qualche tenutaria, per poter sopravvivere anche loro nel sozzo di
una casa.</i></span></span></blockquote><p></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">È
qui che ci porta Claudia Brigida Speggiorin, nel sozzo di una triste
pagina del nostro passato, a fare i conti con ciò su cui spesso i
libri di storia sorvolano. Dalle pagine de </span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>“<a href="https://amzn.to/340hD9W" target="_blank">Itre volti di Ecate</a>”</i></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">
emerge un ammirevole, minuzioso ed emozionante lavoro di ricerca
storica, poiché la trama di questo romanzo s’intreccia e si fonde
agli eventi che hanno caratterizzato l’Italia e l’Europa
nell’arco di tempo che va dal 1920 al 1932.</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><a name="Bookmark"></a><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">L’autrice
snocciola date, incrocia letteratura, storia, fatti noti e meno noti
creando la fotografia perfetta di un’epoca di cui sappiamo tutto o
quasi, ma di cui spesso si ignorano gli aspetti più importanti e
profondi ovvero le ripercussioni sugli uomini e sulle donne
dell’epoca. Un’epoca fatta di sacrifici, di dolore, di perdite,
di abbandono, di prigionia, di guerra, di povertà, di miseria, di
potere, di ribellione e di speranza. Tanta speranza, quella piccola
fiammella che brucia nel buio, che scalda il cuore quando il gelo
incombe, il miraggio che fa avanzare, passo dopo passo, in un deserto
fatto di miseria e disperazione. Ci porta al fronte fra soldati
buttati in trincea e mandati al macello in una battaglia che non
hanno scelto. Ci porta a combattere la lotta dei sopravvissuti,
dapprima compagni, poi nemici, poi forse ancora compagni dove la
miseria non conosce fazione e ideologia. Ma soprattutto, Claudia
Speggiorin, ci porta fra le strade ed entro le mura lontane dal
fronte, ma dove in egual misura si combatte una quotidianità privata
di tutto, dove il meretricio ha il sapore della salvezza. Una
salvezza amara, certo, ma meno amara di tutto il resto. </span></span>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><a href="https://amzn.to/340hD9W" target="_blank">“<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>I
tre volti di Ecate”</i></span></span></a><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">
è la Storia nella Storia. Il racconto della vita di Adele, dalla sua
adolescenza fino alla morte. Una vita terribile, ma illuminata dalla
speranza che solo l'amore sa dare.</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">Chi
come me aveva già avuto la fortuna di leggere le poesie e le
pubblicazioni di Claudia Speggiorin, non poteva che avere aspettative
altissime su questo romanzo, poiché l'autrice è una Scrittrice con
la S maiuscola, una rarità nel panorama editoriale attuale, una
perla rara che non può che eccellere ed elevarsi su tutto il resto.
La Speggiorin è un'artista della parola scritta, sa dipingere con le
parole, incantarti con il suo stile poetico e disincantato al tempo
stesso. Sa trafiggere con la dolcezza, disarmare e raccontare anche
le cose più becere con una tale delicatezza da risultare
sconvolgente. Beh, posso dire che le mie alte aspettative sono state
superate alla grandissima. </span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i><a href="https://amzn.to/340hD9W" target="_blank">“Itre volti di Ecate”</a></i></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;">
di Claudia Speggiorin è un vero capolavoro letterario che non potete
perdervi.</span></span></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i></i></span></span></p><p></p><blockquote><p></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>La
Verità è come Dio, trova sempre chi lo sta cercando.</i></span></span></p><p></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>Bevi,
piccola mia, bevi. Quest’amore è tutto nostro e nessuno ce lo può
togliere. Questo amore è mio, è tuo, è di tuo padre. Quest’amore
è la Luce nell’ombra, colui che la vede non sarà mai cieco. Bevi,
piccola mia, bevi.</i></span></span></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>Tanti
anni per mettere a posto i frammenti di una vita e un solo istante
per confonderli tutti.</i></span></span></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>Cos’era
una settimana in una vita? Eppure, proprio quella settimana era
l’unica vita che lei avesse vissuto.</i></span></span></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
</p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>Una
goccia avvelenata inquina un ruscello incontaminato, ma una goccia
pura non purifica un lago inquinato. Tutela ciò che hai puro, il
cuore.</i></span></span></p></blockquote><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://amzn.to/340hD9W" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;" target="_blank"><img border="0" data-original-height="499" data-original-width="355" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidZOgL36nfo_oNqxkJd_yEyKKOZWaBks_5YxQ_3agtKACpePD2dM8TX-GN3c1DyZhUhk7mgw0eIjf0WqNQZBci05LkNdTEr6TaWZnl1XX_6dELeQpYE5mIrB9hGric0NOeVrFKoN6dqGU/s320/41RCKzXMQKL._SX353_BO1%252C204%252C203%252C200_.jpg" /></a></div><br /><p>SINOSSI</p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #333333;"><span style="font-family: times;">1920. Al meretricio La Mariposa risiede una ragazza con il volto solcato da una cicatrice a forma di luna calante. Quello sfregio, unico marchio visibile di un abuso che tutti vogliono resti segreto, viene custodito dalla ragazza assieme al proprio vero nome, Adele, e all'amore per Filippo, un militare richiamato alle armi da Parigi e conosciuto durante una licenza. I clienti del meretricio la conoscono come Violetta, e tale resta fino a quando La Mariposa viene sconvolta per sempre da un omicidiosuicidio che rivela l'invidia e l'odio strisciante tra le pensionanti. Con l'aiuto del marchese Chiostri, un frequentatore del meretricio che la crede la reincarnazione di una profetessa di Ecate, Adele si lascia alle spalle l'Italia e diviene Antea, profetessa circense che, assieme alla trapezista Barbarelle, dà vita a un duo artistico che fa sognare Parigi. La precaria salute del padre la richiama però nell'Italia fascista, dove ha la possibilità di sistemare i conti con il passato. Tornata a Parigi, comincia a finanziare la propaganda antifascista e cerca di tornare alla vita del circo, ma il destino ha in serbo per lei un'altra svolta...</span></span></p><h3 style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #0f1111; font-size: 17px; line-height: 1.255; margin: 0px; padding: 0px 0px 4px; text-rendering: optimizelegibility;"><span style="font-family: times;">Dalla seconda/terza di copertina</span></h3><div class="a-section a-spacing-small a-padding-small" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #0f1111; margin-bottom: 22px; padding: 6px 10px !important; text-align: justify;"><span style="font-family: times;">Claudia Brigida Speggiorin è nata a Varese il 24 giugno 1975, dal 1996 lavora in un centro per il recupero delle tossicodipendenze e per la cura della malattia mentale, come responsabile delle attività riabilitative, di risocializzazione e di reinserimento sociale e lavorativo. Si occupa anche dei progetti culturali e della formazione. Ha già pubblicato Lacrime d'inchiostro su carta di riso. Piccolo libro sul destino (Leucotea) e una raccolta di racconti dal titolo MariaNeve e le altre voci nel desiderio (Eroscultura), ora non più in vendita. A gennaio 2019, con un piccolo collettivo d'autori, ha aperto il blog amatoriale "Il Paradiso di Caino" e il gruppo fb ad esso connesso.</span></div><h3 style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #0f1111; font-size: 17px; line-height: 1.255; margin: 0px; padding: 0px 0px 4px; text-rendering: optimizelegibility;"><span style="font-family: times;">Dalla quarta di copertina</span></h3><div class="a-section a-spacing-small a-padding-small" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #0f1111; margin-bottom: 0px; padding: 6px 10px !important; text-align: justify;"><span style="font-family: times;">Adele si voltò verso lo specchio incorniciato da un imponente telaio barocco. Pelle chiara e sottile, quasi lunare, trasparente come unostia. Labbra tinte di melograno, chiuse in un sigillo. Naso dritto e filiforme. Occhi perfetti, fondenti, allagati di nostalgia. Onde calde di cannella tra i capelli, sparpagliate sul seno abbottonato e una piccola cicatrice in fronte, come una falce di luna calante. Come una lettera, ma non scarlatta. Plumbea. Grigio fango. Color colpa per essere stata abusata. Color dodici anni rubati.</span></div><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><i></i></span></span></p><p><br /></p>Unknownnoreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-854151173355326583.post-75994028824271528782020-07-15T09:25:00.001+02:002020-07-15T09:25:58.838+02:00Cover Reveal: "Un Amore d'autore" di Sara P. Grey - DRI Editore<br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPKIuTbDTTxhD06CF-ASs8Z9KaunDYexd40_WUKhobp3C1cqbJBPHIc4mesLCNAuAzV7insZvnk92kGpIIXpzRLl1a0AWV1z4p8Rh7NktCgN-Ks9p65a5XnSu6_iC7im32B8cmyuRJBHU/s1280/23a65a5c-3ed8-4bb6-a702-e33cac532e77.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="902" data-original-width="1280" height="354" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPKIuTbDTTxhD06CF-ASs8Z9KaunDYexd40_WUKhobp3C1cqbJBPHIc4mesLCNAuAzV7insZvnk92kGpIIXpzRLl1a0AWV1z4p8Rh7NktCgN-Ks9p65a5XnSu6_iC7im32B8cmyuRJBHU/w500-h354/23a65a5c-3ed8-4bb6-a702-e33cac532e77.jpg" width="500" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><font size="5"><i><span style="background: white; color: #222222; font-family: "Times New Roman", serif; line-height: 107%;">Titolo: Un amore d’autore</span><span style="color: #222222; font-family: "Times New Roman", serif; line-height: 107%;"><br style="text-align: start;" />
<span style="background: white;"><span style="text-align: start;">Autore: Sara P. Grey</span></span><br style="text-align: start;" />
<span style="background: white;"><span style="text-align: start;">Editore: Dri Editore</span></span><br style="text-align: start;" />
<span style="background: white;"><span style="text-align: start;">Genere: Contemporaneo</span></span><br style="text-align: start;" />
<span style="background: white;"><span style="text-align: start;">Collana: Books & Love</span></span><br style="text-align: start;" />
<span style="background: white;"><span style="text-align: start;">Pagine: 344</span></span><br style="text-align: start;" />
<span style="background: white;"><span style="text-align: start;">Data di uscita: 21 luglio</span></span><br style="text-align: start;" />
<span style="background: white;"><span style="text-align: start;">Formati disponibili: ebook 2.99/ cartaceo 16,99 € circa</span></span><br style="text-align: start;" />
<span style="background: white;"><span style="text-align: start;">Info: </span></span></span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; line-height: 107%;"><span style="background: white; color: #1155cc; text-align: start;"><a href="mailto:ufficiostampa.drieditore@gmail.com" style="text-align: start;" target="_blank">ufficiostampa.drieditore@gmail<wbr></wbr>.com</a></span></span></i></font></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt;"><i><b><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKDU5jkytl_QcHx1a-crvJePKAxcSn_7-uIvslqJHqiVX_P1WASOXAA2q5LvT1B_0dlS6wRSAQLlfbRLsTrTvusJcSHotoC9TnX8cpzHQx1_LHWyIS3CWMSDZgp8aZgdw93zKKziNZDvU/s1280/e4ef3259-3b5c-4f0c-9a50-56b9d7fb4591.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="837" height="500" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKDU5jkytl_QcHx1a-crvJePKAxcSn_7-uIvslqJHqiVX_P1WASOXAA2q5LvT1B_0dlS6wRSAQLlfbRLsTrTvusJcSHotoC9TnX8cpzHQx1_LHWyIS3CWMSDZgp8aZgdw93zKKziNZDvU/w326-h500/e4ef3259-3b5c-4f0c-9a50-56b9d7fb4591.jpg" width="326" /></a></div><u><br /></u></b></i></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt;"><i><b><u><br /></u></b></i></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt;"><i><b><u>Sinossi:</u></b></i></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt;"><i><b><u><br /></u></b></i></span></div><span style="line-height: 107%;"><div style="color: #222222; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt; text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-size: 14pt; text-align: start;">Mr. B ha un segreto.</span></div>
<span style="background: white; color: #222222; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt; text-align: start;">La sua vergogna.</span></div></span><div style="color: #222222; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt; text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-size: 14pt; text-align: start;">La sua più grande fortuna.</span></div>
<span style="background: white; color: #222222; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt; text-align: start;">Ciò che lo ha fatto diventare famoso.</span></div></span><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222222; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18.6667px;"><br /></span></div>
<span style="background: white; color: #222222; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt; text-align: start;">Un autore che scrive sotto copertura.</span></div></span><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt; text-align: start;">Una talent scout vittima di un colpo di fulmine.</span></div>
<span style="background: white; color: #222222; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt; text-align: start;">Un libro ritrovato dalla persona sbagliata...</span></div></span><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt; text-align: start;">o forse no?</span></div>
<div style="text-align: justify;"><br /></div>
<span style="background: white; color: #222222; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt; text-align: start;">Leandro e Bianca.</span></div></span><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt; text-align: start;">Due caratteri opposti che insieme fanno scintille.</span></div>
<span style="background: white; color: #222222; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt; text-align: start;">Una collaborazione impossibile.</span></div></span><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt; text-align: start;">Un corteggiamento improbabile.</span></div>
<span style="background: white; color: #222222; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt; text-align: start;">La passione che divampa improvvisa, a complicare le cose...</span></div></span><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt; text-align: start;">Riusciranno Bianca e Mr. B a riscrivere la loro storia</span></div>
<span style="background: white;"><div style="color: #222222; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt; text-align: start;">e conquistare il sospirato lieto fine, insieme?</span></div><div style="color: #222222; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt; text-align: start;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><p class="MsoNormal" style="color: #222222; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; font-size: 14pt; line-height: 107%;"><b><i><u>Autrice:</u></i></b></span></p><p class="MsoNormal"></p><div style="text-align: justify;"><font color="#222222" face="Times New Roman, serif"><span style="font-size: 18.6667px;"><b><i><u><br /></u></i></b></span></font></div><span style="color: #222222; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt; line-height: 107%;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="text-align: start;">Sara P. Grey (pseudonimo) ha 41 anni e vive in un piccolo ma
vivace paesino in provincia di Como assieme all’amore della sua vita, la gatta
Muffin.</span><o:p></o:p></span></span><p></p>
<p class="MsoNormal" style="color: #222222; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; font-size: 14pt; line-height: 107%;">Ha fatto dello scrivere la propria vita: libera professionista, si tiene
occupata come consulente per il web, copywriter, ghost blogger e social media
manager. Nel 2017 ha pubblicato il primo romance in self, trovando così la
propria vocazione. 6 romanzi dopo, arriva il debutto con Dri Editore di “Dolce
come il fiele”, un romance contemporaneo, seguito dagli storici “La fortuna di
una lady” e “Amabili difetti”, a consolidare la collaborazione.</span><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="color: #222222; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; font-size: 14pt; line-height: 107%;">La sua più grande passione, oltre ai gatti, sono i romanzi. Preferisce
il rosa, la narrativa e l’ambientazione storica, ma non disdegna un bel
thriller o horror, ogni tanto. Il suo “piacere proibito” sono le romantic
suspense di stampo americano e il military romance... cosa non farebbe per una
divisa riempita a dovere!</span><o:p></o:p></p>
<span style="color: #222222; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt; line-height: 107%;"><br />
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="text-align: start;">La trovate su Facebook: SaraPGrey e Instagram: @sarap.grey</span></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222222; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt; line-height: 107%;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="text-align: start;"><br /></span></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #222222; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt; line-height: 107%;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzudBS1s3L0kIND5I0aGzIP7uDlkzTWO45Z-68hxh5jR80K30f0r-c8NdOHkhfaX8tPvTKL0QytxCxe2mygxJu_x78W9jWwaUCSmGf5_Aoo7NH9CU07BP_RS5Savaog71TSElLY6F8-rc/s1280/d7d54fc1-811e-48d0-8285-ec71e7312ce4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="902" data-original-width="1280" height="354" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzudBS1s3L0kIND5I0aGzIP7uDlkzTWO45Z-68hxh5jR80K30f0r-c8NdOHkhfaX8tPvTKL0QytxCxe2mygxJu_x78W9jWwaUCSmGf5_Aoo7NH9CU07BP_RS5Savaog71TSElLY6F8-rc/w500-h354/d7d54fc1-811e-48d0-8285-ec71e7312ce4.jpg" width="500" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><p align="center" class="MsoNormal"></p><div style="text-align: left;"><b style="font-size: 14pt;"><i><u>Estratti:</u></i></b></div><div style="text-align: left;"><b style="font-size: 14pt;"><i><u><br /></u></i></b></div><span style="font-size: 14pt; line-height: 107%;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="text-align: start;">«Mettiamo le cose in chiaro una volta per tutte: ti voglio,
Bianca. Voglio te, solo te, nel mio letto. Per tanto, tanto tempo. E basta con
le stronzate. Non ho più desiderato un’altra donna, da quando ti conosco. Sono
disperato.»</span></span></span><p></p><p align="center" class="MsoNormal"><span style="font-size: 14pt; line-height: 107%;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="text-align: start;">«Non dire sciocchezze. Io di certo non lo faccio per soldi e
tu ne hai già abbastanza, no? Non hai nulla da perdere» Bianca lo rimproverò.</span></span><br style="text-align: start;" />
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="text-align: start;">«Invece ho molto da perdere» obiettò lui. «E altrettanto da
guadagnare, credo, e anche tu.»</span></span><br style="text-align: start;" />
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="text-align: start;">«Io lo faccio per amore» la sentì mormorare. «Per amore dei
libri» precisò.</span></span><br style="text-align: start;" />
<br style="text-align: start;" />
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="text-align: start;">«Io ti amo, punto e basta. Non c’è altro da sapere, niente
altro da dire. Ti amo, e se volessi un figlio, lo farei con te. Se volessi una
famiglia, la costruirei con te, che mi sei capitata fra capo e collo quando
nemmeno ti aspettavo e mi hai costretto a capitolare senza nemmeno sforzarti.</span><o:p></o:p></span></span></p></div><span style="text-align: start;"><br /></span></span></span></div></span></span></div>Unknownnoreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-854151173355326583.post-86102227667237898842020-07-08T09:08:00.000+02:002020-07-08T09:08:25.712+02:00Consiglio letterario: "Sospiri a Rosefield House" di Joey Elis - DRI Editore<h1 style="text-align: center;"><span style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18.6667px; text-align: justify;">Un futuro visconte in rovina. Una ragazza misteriosa. Un incontro scritto nel destino.</span></h1><div><div style="text-align: justify;"><font face="Times New Roman, serif"><span style="font-size: 18.6667px;"><br /></span></font></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgH-mngMZnrqEfvHIYjlrMAvj3L9AgaWJXQZ5pJ91KPWjzaM6YkpAUEfDJoC4qAITjkNl_CgyVKYInFGKgeViO311QIjNaKlthnLnHtx-CzITxnKKXE8_F5MrLvBVcXIlr4BaHnW5ZCc6s/s320/7b073e5e-df97-403d-93be-bb4a7517deea.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="320" data-original-width="209" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgH-mngMZnrqEfvHIYjlrMAvj3L9AgaWJXQZ5pJ91KPWjzaM6YkpAUEfDJoC4qAITjkNl_CgyVKYInFGKgeViO311QIjNaKlthnLnHtx-CzITxnKKXE8_F5MrLvBVcXIlr4BaHnW5ZCc6s/w261-h400/7b073e5e-df97-403d-93be-bb4a7517deea.jpg" width="261" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><p class="MsoNormal"><b><i><span style="background: white; color: black; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Titolo: Sospiri a
Rosefield House</span><span style="color: black; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><br />
<span style="background: white;">Autore: Joey Elis</span><br />
<span style="background: white;">Editore: Dri Editore</span><br />
<span style="background: white;">Genere: Vittoriano</span><br />
<span style="background: white;">Collana: Historical Classic</span><br />
<span style="background: white;">Pagine: 420</span><br />
<span style="background: white;">Data di uscita: 7 luglio</span><br />
<span style="background: white;">Formati disponibili: ebook 2.99/ cartaceo 16,99
€ circa</span><br />
<span style="background: white;">Info: </span></span><span style="background: white; color: #3a6d99; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%; text-decoration: none; text-underline: none;"><a href="mailto:ufficiostampa.drieditore@gmail.com" target="_blank">ufficiostampa.drieditore@gmail.com</a></span></i></b></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt; line-height: 115%;">
<br /></span></p><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white;"><b><i><u>Sinossi: </u></i></b></span></div>
<span style="background: white; color: black;"><div style="text-align: justify;"><br /></div></span><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white;">Londra, 1870.</span></div>
<span style="background: white; color: black;"><div style="text-align: justify;">Quando Sebastian Hawthorne si reca a Rosefield
House per la prima volta, il suo obiettivo è apprendere ogni segreto dell’arte
fotografica. Eppure, lezione dopo lezione, appare evidente che ci sia molto di
più da scoprire. Evelyn Whitmore è un autentico mistero: assiste suo zio nello
studio fotografico da tutta la vita e non ha mai permesso a nessun altro di
avvicinarsi. Fino a Sebastian. Ma per non perdere ogni cosa, il futuro visconte
deve sposare una nobildonna estremamente ricca. E, nonostante la potente
attrazione che li lega, Evelyn non potrà mai essere quella donna…</div></span>
<br /><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white;"><b><i><u>L'autrice:</u></i></b></span></div>
<div style="text-align: justify;"><br /></div>
<span style="background: white; color: black;"><div style="text-align: justify;">Joey Elis ha sempre amato il profumo delle
librerie. Vive con la sua famiglia in una piccola città. Ama scrivere all’alba
quando la casa è silenziosa ed è una grande appassionata di biscotti e serie
tv. Da bambina leggeva qualsiasi cosa le capitasse a tiro, a scuola scriveva
temi chilometrici e spendeva tutta la paghetta in romanzi. Le piacerebbe
possedere una piccola biblioteca e un giardino pieno di fiori, nei quali
rifugiarsi in compagnia dei suoi sogni di carta e inchiostro. La sua
collaborazione con Dri Editore è iniziata nel 2019, con la pubblicazione del
romanzo I segreti di Winter House.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div></span><div style="text-align: justify;"><br /></div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8ziGHjXLK43KF752M83-L4S4a98XNtB1ihDZEWvV-DafCxvp20pbL_V4pwX870RjhVNhUcREdJzWu0lQVHtkdHSVkNQ4r0LY7yWAYFKY8sdoA3bgxzk01dabUbO-qNVNxCY8kmWOcAzk/s320/09dd317f-4032-47dc-b9f0-845b7c93d8c6.jpg" imageanchor="1" style="font-size: 18.6667px; margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="226" data-original-width="320" height="283" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8ziGHjXLK43KF752M83-L4S4a98XNtB1ihDZEWvV-DafCxvp20pbL_V4pwX870RjhVNhUcREdJzWu0lQVHtkdHSVkNQ4r0LY7yWAYFKY8sdoA3bgxzk01dabUbO-qNVNxCY8kmWOcAzk/w400-h283/09dd317f-4032-47dc-b9f0-845b7c93d8c6.jpg" width="400" /></a><br />
<br />
<br /><div style="text-align: left;"><b><i><u>Estratti:</u></i></b></div>
<span style="background: white; color: black;"></span><blockquote><span style="background: white; color: black;">«Non è possibile toccare una rosa senza
pungersi, tutto ciò che è bello causa anche dolore. Bisogna chiedersi se si è
disposti a sopportarlo.»</span><br />
<br />
<span style="background: white; color: black;">Un pensiero fisso come un rimpianto non ti
abbandona mai: non puoi scacciarlo con la violenza e non puoi disfartene con la
distrazione. Bisogna combatterlo con una passione, ed era ciò che lui stava
cercando di fare.</span><br />
<br />
<span style="background: white; color: black;">Sfiorarlo avrebbe significato spingersi oltre un
confine che non voleva varcare. Che non poteva varcare.</span><br />
<br />
<span style="background: white; color: black;">La fotografia poteva congelare il tempo, ma
poteva anche far sì che trascorresse molto più velocemente, spezzarlo,
frantumarlo.</span><br />
<br />
<span style="background: white; color: black;">Rivedere Miss Withmore aveva dato nuovamente
corpo al battito in più che il cuore di Sebastian si era concesso in sua
presenza. Silenziosamente, quasi senza che lui se ne accorgesse.</span><br />
<span style="background: white; color: black;">Quell’attrazione aveva messo radici in una
maniera peggiore di quanto avrebbe potuto fare una rosa. Osservandola
sorridere, Sebastian comprese che sarebbe sopravvissuta a ogni inverno.</span><br />
<span style="background: white; color: black;">E non avrebbe potuto fare nulla per impedirlo.</span><br />
<br />
<span style="background: white; color: black;">Era una consapevolezza pericolosa. </span><br />
<span style="background: white; color: black;">Perché quando qualcuno tocca le corde di un
cuore in quella maniera, non c’è scampo.</span><br />
<span style="background: white; color: black;">Non c’è segreto che possa restare tale.</span></blockquote><span style="background: white; color: black;"></span><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><o:p></o:p></span><p></p><br /></div></div>Unknownnoreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-854151173355326583.post-76487503626346739582020-07-03T09:23:00.001+02:002020-07-03T09:23:46.895+02:00Sandro Veronesi è il vincitore del Premio Strega 2020<div style="text-align: justify;"><font size="5">A quattordici anni da <i><a href="https://amzn.to/2YSWywI" target="_blank">"Caos Calmo"</a></i> <b>Sandro Veronesi</b> torna a vincere il Premio Strega con <i><a href="https://amzn.to/2AtW9HS" target="_blank">"Il colibrì"</a></i>.</font></div><div style="text-align: justify;"><font size="5"><b>Gianrico Carofiglio</b> con <a href="https://amzn.to/2VDeBFe" target="_blank">"<i>La misura del tempo"</i></a> deve accontentarsi del secondo posto. Seguono <b>Valeria Parrella</b> con <i><a href="https://amzn.to/38o3HrZ" target="_blank">"Almerina"</a></i>, <b>Gian Arturo Ferrari</b> con <i><a href="https://amzn.to/3iq8qOu" target="_blank">"Ragazzo italiano"</a></i>, <b>Daniele Mencarelli</b> con <i><a href="https://amzn.to/2C1yRcG" target="_blank">"Tutto chiede salvezza",</a> </i>chiude la sestina dei finalisti <b>Jonathan Bazzi</b> con <i><a href="https://amzn.to/2NPbgOX" target="_blank">"Febbre"</a></i></font></div><div style="text-align: justify;"><font size="5"><i><br /></i></font></div><div style="text-align: justify;"><font size="5"><i><b>1) </b><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://amzn.to/3ghKElS" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;" target="_blank"><img border="0" data-original-height="499" data-original-width="351" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiNcMKZAKi8UssoxYimLEupjoAc2dufjEoKst8_9SBnnv3KsbiuxDXDMDNONJA_rbp95IJTe9D_i9tWgRBW-VnCxU0DNLZxLxWVZ1laZN7pS1Rum532ZLhe03anuLVePN3Cp4yn4GfttU/s320/51AUhD5MIEL._SX349_BO1%252C204%252C203%252C200_.jpg" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; text-align: start;">Marco Carrera è il colibrì. La sua è una vita di continue sospensioni ma anche di coincidenze fatali, di perdite atroci e amori assoluti. Non precipita mai fino in fondo: il suo è un movimento incessante per rimanere fermo, saldo, e quando questo non è possibile, per trovare il punto d'arresto della caduta - perché sopravvivere non significhi vivere di meno. Intorno a lui, Veronesi costruisce un mondo intero, in un tempo liquido che si estende dai primi anni settanta fino a un cupo futuro prossimo, quando all'improvviso splenderà il frutto della resilienza di Marco Carrera: è una bambina, si chiama Miraijin, e sarà l'uomo nuovo.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; text-align: start;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #333333; text-align: start;"><font face="times"><b>2) </b><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://amzn.to/2VDeBFe" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;" target="_blank"><img border="0" data-original-height="499" data-original-width="319" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSillQ_-00KEbGGzCdXB4GIt6PoYWX2_8ZecQ3zyC4bBYvlhi_urdGo69loD82RmbWuhpQdqU37HUIJfrZUc0G0aPvIvFpMNqmuQT-q9F30uNaYc-u9CkDIm33bj70bxWBOPsGZNlsGZQ/s320/514FTZrMnIL._SX317_BO1%252C204%252C203%252C200_.jpg" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; text-align: start;">Tanti anni prima Lorenza era una ragazza bella e insopportabile, dal fascino abbagliante. La donna che un pomeriggio di fine inverno Guido Guerrieri si trova di fronte nello studio non le assomiglia. Non ha nulla della lucentezza di allora, è diventata una donna opaca. Gli anni hanno infierito su di lei e, come se non bastasse, il figlio Iacopo è in carcere per omicidio volontario. Guido è tutt'altro che convinto, ma accetta lo stesso il caso; forse anche per rendere un malinconico omaggio ai fantasmi, ai privilegi perduti della giovinezza. Comincia così, quasi controvoglia, una sfida processuale ricca di colpi di scena, un appassionante viaggio nei meandri della giustizia, insidiosi e a volte letali. Una scrittura inesorabile e piena di compassione, in equilibrio fra il racconto giudiziario - distillato purissimo della vicenda umana - e le note dolenti del tempo che trascorre e si consuma.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; text-align: start;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="text-align: start;"><b>3) </b><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://amzn.to/38o3HrZ" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;" target="_blank"><img border="0" data-original-height="266" data-original-width="168" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikBNl1zj3Da8OQ40Rkb3M8fWl_BeDyw6jO70UoShveD5xmE6RUx9hs7_uFjGUd0lIAVeYXA7iS8u5JTGPlc4Q5bYrpS1yt49Gmaubr5PBxaS7Mz_mwLDDK2eZY80E-bcH4sycut8vvnqw/" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; text-align: start;">Esiste un'isola nel Mediterraneo dove i ragazzi non scendono mai a mare. Ormeggiata come un vascello, Nisida è un carcere sull'acqua, ed è lì che Elisabetta Maiorano insegna matematica a un gruppo di giovani detenuti. Ha cinquant'anni, vive sola, e ogni giorno una guardia le apre il cancello chiudendo Napoli alle spalle: in quella piccola aula senza sbarre lei prova a imbastire il futuro. Ma in classe un giorno arriva Almarina, allora la luce cambia e illumina un nuovo orizzonte. Il labirinto inestricabile della burocrazia, i lutti inaspettati, le notti insonni, rivelano l'altra loro possibilità: essere un punto di partenza. Nella speranza che un giorno, quando questi ragazzi avranno scontato la loro pena, ci siano nuove pagine da riempire, bianche «come il bucato steso alle terrazze». Questo romanzo limpido e intenso forse è una piccola storia d'amore, forse una grande lezione sulla possibilità di non fermarsi. Di espiare, dimenticare, ricominciare. «Vederli andare via è la cosa più difficile, perché: dove andranno. Sono ancora così piccoli, e torneranno da dove sono venuti, e dove sono venuti è il motivo per cui stanno qui».</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; text-align: start;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="text-align: start;"><b>4) </b><div class="separator" style="clear: both; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; text-align: center;"><a href="https://amzn.to/3iq8qOu" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;" target="_blank"><img border="0" data-original-height="499" data-original-width="319" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg20W_fsicyH_ghxf9KPg5deFm9mME7DqxODxVDb0WuLVKFC7YZKbAZYuGlwcswojFn9UPdaIGRS5F6Sj5rlAF2LKKr73AzSkHA9rqoOWPhHUIofslagvLG9X7mb93E_npKNM-a_Q2WLEU/s320/41y9kSC04rL._SX317_BO1%252C204%252C203%252C200_.jpg" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; text-align: justify;"><span style="text-align: start;">La vita di Ninni, figlio del dopoguerra, attraversa le durezze da prima rivoluzione industriale della provincia lombarda, il tramonto della civiltà rurale emiliana, l'esplosione di vita della Milano riformista. E insieme Ninni impara a conoscere le insidie degli affetti, la sofferenza, persino il dolore che si cela anche nei legami più prossimi. Da ragazzino, grazie alla nonna, scopre di poter fare leva sull'immenso continente di esperienze e di emozioni che i libri gli spalancano di fronte agli occhi. Divenuto consapevole di sé e della sua faticosa autonomia, il ragazzo si scava, all'insegna della curiosità e della volontà di sapere, quello che sarà il proprio posto nel mondo. Nella storia di "Ragazzo italiano" si riflette la storia dell'intero Paese, l'asprezza, la povertà, l'ansia di futuro, la vicenda di una generazione figlia della guerra ma determinata a proiettare progetti e sogni oltre quella tragedia. Un'Italia dove la scuola è la molla di promozione sociale, e l'avvenire è affollato di attese e promesse. Un'Italia ancora viva nella memoria profonda del Paese, nelle peripezie familiari di tanti italiani.</span></div><div class="separator" style="clear: both; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; text-align: justify;"><span style="text-align: start;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="text-align: start;"><b>5)</b></span></div></span></div></span></div></font></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://amzn.to/2C1yRcG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;" target="_blank"><img border="0" data-original-height="499" data-original-width="325" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQZrRYi-U1g2J_WhthdPMN6m2QMvpcOejsihH1c50-lASnjH4xgqchOa3IYV_oTZ2LBmWygy2Kcm2SMhtPemVfCSxuAHS1xLZHPPAY48cN5NKWrgSNxWzI2DlcI-oXyZDcdmSYREZEMN4/s320/51XFsc8FVmL._SX323_BO1%252C204%252C203%252C200_.jpg" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; text-align: start;">Ha vent'anni Daniele quando, in seguito a una violenta esplosione di rabbia, viene sottoposto a un TSO: trattamento sanitario obbligatorio. È il giugno del 1994, un'estate di Mondiali. Al suo fianco, i compagni di stanza del reparto psichiatria che passeranno con lui la settimana di internamento coatto: cinque uomini ai margini del mondo. Personaggi inquietanti e teneri, sconclusionati eppure saggi, travolti dalla vita esattamente come lui. Come lui incapaci di non soffrire, e di non amare a dismisura. Dagli occhi senza pace di Madonnina alla foto in bianco e nero della madre di Giorgio, dalla gioia feroce di Gianluca all'uccellino resuscitato di Mario. Sino al nulla spinto a forza dentro Alessandro. Accomunati dal ricovero e dal caldo asfissiante, interrogati da medici indifferenti, maneggiati da infermieri spaventati, Daniele e gli altri sentono nascere giorno dopo giorno un senso di fratellanza e un bisogno di sostegno reciproco mai provati.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; text-align: start;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #333333; text-align: start;"><b><font face="times">6)</font></b><div class="separator" style="clear: both; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; text-align: center;"><a href="https://amzn.to/2NPbgOX" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;" target="_blank"><img border="0" data-original-height="499" data-original-width="354" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaHMtvUSV5S9RfsmS3E_pEnq7aC1anPx2U_AZxh30LXWneOtrgEOjPwr71njJrKzWtdalckFx_WmcGQ_4T5CbExTJAC_QLaHa89l-q2nfQeJUoZpOLfn1xbZmXpsTOvvDj2EIoourpmss/s320/417ilrogDCL._SX352_BO1%252C204%252C203%252C200_.jpg" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; text-align: justify;"><span style="text-align: start;">Jonathan ha 31 anni nel 2016, un giorno qualsiasi di gennaio gli viene la febbre e non va più via, una febbretta, costante, spossante, che lo ghiaccia quando esce, lo fa sudare di notte quasi nelle vene avesse acqua invece che sangue. Aspetta un mese, due, cerca di capire, fa analisi, ha pronta grazie alla rete un’infinità di autodiagnosi, pensa di avere una malattia incurabile, mortale, pensa di essere all’ultimo stadio. La sua paranoia continua fino al giorno in cui non arriva il test all’HIV e la realtà si rivela: Jonathan è sieropositivo, non sta morendo, quasi è sollevato. A partire dal d-day che ha cambiato la sua vita con una diagnosi definitiva, l’autore ci accompagna indietro nel tempo, all’origine della sua storia, nella periferia in cui è cresciuto, Rozzano – o Rozzangeles –, il Bronx del Sud (di Milano), la terra di origine dei rapper, di Fedez e di Mahmood, il paese dei tossici, degli operai, delle famiglie venute dal Sud per lavori da poveri, dei tamarri, dei delinquenti, della gente seguita dagli assistenti sociali, dove le case sono alveari e gli affitti sono bassi, dove si parla un pidgin di milanese, siciliano e napoletano. Dai cui confini nessuno esce mai, nessuno studia, al massimo si fanno figli, si spaccia, si fa qualche furto e nel peggiore dei casi si muore. Figlio di genitori ragazzini che presto si separano, allevato da due coppie di nonni, cerca la sua personale via di salvezza e di riscatto, dalla redestinazione della periferia, dalla balbuzie, da tutte le cose sbagliate che incarna (colto, emotivo, omosessuale, ironico) e che lo rendono diverso. Un libro spiazzante, sincero e brutale, che costringerà le nostre emozioni a un coming out nei confronti della storia eccezionale di un ragazzo come tanti. Un esordio letterario atteso e potente. Jonathan Bazzi è nato a Milano nel 1985. Cresciuto a Rozzano, estrema periferia sud della città, è laureato in Filosofia. Appassionato di tradizione letteraria femminile e questioni di genere, ha collaborato con varie testate e magazine, tra cui Gay.it, Vice, The Vision, Il Fatto.it. Alla fine del 2016 ha deciso di parlare pubblicamente della sua sieropositività con un articolo (“Ho l’HIV e per proteggermi vi racconterò tutto”) diffuso in occasione della Giornata Mondiale contro l’AIDS.</span></div></span></div><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; text-align: start;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div></i></font></div><div style="text-align: justify;"><font size="5"><i><br /></i></font></div>Unknownnoreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-854151173355326583.post-27748068098097389762020-07-02T10:30:00.001+02:002020-07-02T10:30:00.487+02:00Cover Reveal: "Amore nerd" di Lorenza Bartolini - Queen Edizioni<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCXH9TaI818uUzRH4H5pJ3yf2063Xm6U_K4Nm7UVYlvDq5gRJSjsfIn1YDfmWCfTQWfS5EGKl20vZS5EJqaAz4MxIj4Bw3VrGrFqYvLD7-1gIqNFPyJTsH2AFHJXxTfaiSOnE8fg6B6bk/s4000/card+amore+nerd+%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2667" data-original-width="4000" height="416" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCXH9TaI818uUzRH4H5pJ3yf2063Xm6U_K4Nm7UVYlvDq5gRJSjsfIn1YDfmWCfTQWfS5EGKl20vZS5EJqaAz4MxIj4Bw3VrGrFqYvLD7-1gIqNFPyJTsH2AFHJXxTfaiSOnE8fg6B6bk/w625-h416/card+amore+nerd+%25281%2529.jpg" width="625" /></a></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><b><i>TITOLO: Amore Nerd</i></b></div><div style="text-align: center;"><b><i>AUTORE: Lorenza Bartolini</i></b></div><div style="text-align: center;"><b><i>EDITORE: Queen Edizioni</i></b></div><div style="text-align: center;"><b><i>GENERE: Contemporaneo</i></b></div><div style="text-align: center;"><b><i>PAGINE: da definire</i></b></div><div style="text-align: center;"><b><i>FORMATO: Ebook – Copertina flessibile</i></b></div><div style="text-align: center;"><b><i>PREZZO: 3,99 Ebook</i></b></div><div style="text-align: center;"><b><i>DATA DI PUBBLICAZIONE: 11 Luglio 2020</i></b></div><div style="text-align: center;"><b><i>NB: Libro disponibile nei vari store.</i></b></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><b><i><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXWVA4RTcVFoJS1pshyphenhyphenofm6KgAC4RfKqnsG-fDY6y_I5YcCIBfvBGrbVJqs4KKUP5r1I9musHwKzgpuMmeNVad68e3qixtlDOtfX0T1llQbJAr0ENK_bodhS-CGIT2lIEtCTiv1YK0KqU/s2141/amore--nerd-itunes.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2141" data-original-width="1400" height="500" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXWVA4RTcVFoJS1pshyphenhyphenofm6KgAC4RfKqnsG-fDY6y_I5YcCIBfvBGrbVJqs4KKUP5r1I9musHwKzgpuMmeNVad68e3qixtlDOtfX0T1llQbJAr0ENK_bodhS-CGIT2lIEtCTiv1YK0KqU/w326-h500/amore--nerd-itunes.jpg" width="326" /></a></div><u><br /></u></i></b></div><div><b><i><u><br /></u></i></b></div><div><b><i><u>Sinossi.</u></i></b></div><div style="text-align: justify;">Ginevra è una giovane nerd che lavora in una pasticceria. È da sempre innamorata di un personaggio di fantasia legato al suo manga preferito, ma un giorno si mette in cerca di un amore in carne e ossa iscrivendosi a un sito di incontri. Dopo aver accettato svariati appuntamenti, finiti in situazioni tragicomiche, cerca di prendere in mano le redini della sua vita sentimentale e finisce con il conoscere Mamoru, un ragazzo di Osaka che gestisce un ristorante nella città toscana di Prato. Saranno destinati a vivere felici e contenti come nelle più classiche fiabe o si rivelerà per Ginevra l’ennesima delusione amorosa?</div><div><br /></div><div><b><i><u>L'autrice</u></i></b></div><div style="text-align: justify;">Lorenza Bartolini è nata nel 1982. Dopo gli studi, ha lavorato per anni nel settore della ristorazione, e solo di recente ha deciso di scrivere. Con i piedi per terra e la testa fra le nuvole, ha cominciato per gioco, senza pensare che da qualche pagina sarebbe giunta a comporre un’intera saga. Fa il suo esordio, nel mondo della narrativa, con la saga fantasy La Saga della Rosa che tratta di una storia d'amore e di guerra incentrata su Marylya e Meros suscitando l'entusiasmo dei lettori. Nel 2016 partecipa a "Profumo di storia e d'amore" per la ricerca sui tumori e leucemia del bambino, con il racconto Imbastiture d'amore. Nel 2017 esce il secondo volume della saga dal titolo La Rosa e l'Oceano e nel 2018 esce lo spin-off I Due Guerrieri. Dal 2013 vive a Torino, facendo la mamma a tempo pieno della piccola Veronica. L’autrice è anche stilista e la sua passione per la storia della moda e del costume è ben visibile nelle sue storie.</div>Unknownnoreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-854151173355326583.post-92088875929994943322020-06-26T08:30:00.001+02:002020-06-26T08:30:01.013+02:00Cover Reveal: "Sospiri a Rosefield House" di Joey Elis - DRI Editore<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7ylVT_2ElsU1bcxl3NMKT9aYQ8lMU2aSHzx7VAFFqtMVMloU-3fBsgUMHy5NMpLupahteN0r-ZTAQ_EY6ZidizGD3vToAZpMz24R7e1cl7XUzHXfavDCdEKtnPIw-4FlPaALF_5hBEcw/s320/9a362533-0df0-4dd1-bd4f-9dba8a11d7cf.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="240" data-original-width="320" height="375" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7ylVT_2ElsU1bcxl3NMKT9aYQ8lMU2aSHzx7VAFFqtMVMloU-3fBsgUMHy5NMpLupahteN0r-ZTAQ_EY6ZidizGD3vToAZpMz24R7e1cl7XUzHXfavDCdEKtnPIw-4FlPaALF_5hBEcw/w500-h375/9a362533-0df0-4dd1-bd4f-9dba8a11d7cf.jpg" width="500" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><span style="background: white; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Titolo: Sospiri a
Rosefield House</span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><br style="box-sizing: border-box; text-align: start; white-space: pre-wrap;" />
<span style="background: white;"><span style="text-align: start; white-space: pre-wrap;">Autore: Joey Elis</span></span><br style="box-sizing: border-box; text-align: start; white-space: pre-wrap;" />
<span style="background: white;"><span style="text-align: start; white-space: pre-wrap;">Editore: Dri Editore</span></span><br style="box-sizing: border-box; text-align: start; white-space: pre-wrap;" />
<span style="background: white;"><span style="text-align: start; white-space: pre-wrap;">Genere: Vittoriano</span></span><br style="box-sizing: border-box; text-align: start; white-space: pre-wrap;" />
<span style="background: white;"><span style="text-align: start; white-space: pre-wrap;">Collana: Historical
Classic</span></span><br style="box-sizing: border-box; text-align: start; white-space: pre-wrap;" />
<span style="background: white;"><span style="text-align: start; white-space: pre-wrap;">Pagine: 420</span></span><br style="box-sizing: border-box; text-align: start; white-space: pre-wrap;" />
<span style="background: white;"><span style="text-align: start; white-space: pre-wrap;">Data di uscita: 7
luglio</span></span><br style="box-sizing: border-box; text-align: start; white-space: pre-wrap;" />
<span style="background: white;"><span style="text-align: start; white-space: pre-wrap;">Formati
disponibili: ebook 2.99/ cartaceo 16,99 € circa</span></span><br style="box-sizing: border-box; text-align: start; white-space: pre-wrap;" />
<span style="background: white;"><span style="text-align: start; white-space: pre-wrap;">Info: </span></span></span><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin;"><span style="background: white; box-sizing: border-box; color: #3a6d99; cursor: pointer; text-align: start; text-decoration-line: none; white-space: pre-wrap;"><a href="mailto:ufficiostampa.drieditore@gmail.com" style="background-position: 0px 0px; box-sizing: border-box; cursor: pointer; text-align: start; white-space: pre-wrap;" target="_blank">ufficiostampa.drieditore@gmail.com</a></span></span></b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUkIhOVJKAsk1mNBXZ0awxcOR_z35opish4dGe_QhcA1kaPgPATWos5os2hpliOXeuw-nuKflQqoDxem9Uxvn_1T94ioM5uxY2H1zl-YGcfkVOMwXNNlETKZ68OoswNtWVbv8WFCir7nY/s320/7b073e5e-df97-403d-93be-bb4a7517deea.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="320" data-original-width="209" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUkIhOVJKAsk1mNBXZ0awxcOR_z35opish4dGe_QhcA1kaPgPATWos5os2hpliOXeuw-nuKflQqoDxem9Uxvn_1T94ioM5uxY2H1zl-YGcfkVOMwXNNlETKZ68OoswNtWVbv8WFCir7nY/w261-h400/7b073e5e-df97-403d-93be-bb4a7517deea.jpg" width="261" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt;"><b><i><u>Sinossi: </u></i></b></span></div><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-size: 14pt; text-align: start; white-space: pre-wrap;">Un futuro visconte </span><span style="background-color: white; font-size: 14pt; text-align: start; white-space: pre-wrap;">in rovina. Una ragazza misteriosa. Un incontro scritto nel destino.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-size: 14pt; text-align: start; white-space: pre-wrap;">Londra, 1870.</span></div>
<span style="background: white;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt; text-align: start; white-space: pre-wrap;">Quando Sebastian </span><span style="font-size: 14pt; white-space: pre-wrap;">Hawthorne si reca a Rosefield House per la prima volta, il suo obiettivo è </span><span style="font-size: 14pt; white-space: pre-wrap;">apprendere ogni segreto dell’arte fotografica. Eppure, lezione dopo lezione, </span><span style="font-size: 14pt; text-align: start; white-space: pre-wrap;">appare evidente che ci sia molto di più da scoprire. Evelyn Whitmore è un </span><span style="font-size: 14pt; white-space: pre-wrap;">autentico mistero: assiste suo zio nello studio fotografico da tutta la vita </span><span style="font-size: 14pt; text-align: start; white-space: pre-wrap;">non ha mai permesso a nessun altro di avvicinarsi. Fino a Sebastian. Ma per non </span><span style="font-size: 14pt; white-space: pre-wrap;">ricca. E, nonostante la potente attrazione che li lega, Evelyn non potrà mai </span><span style="font-size: 14pt; text-align: start; white-space: pre-wrap;">perdere ogni cosa, il futuro visconte deve sposare una nobildonna estremamente </span><span style="font-size: 14pt; white-space: pre-wrap;">essere quella donna…</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt; white-space: pre-wrap;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><b><i><u>L'autrice:</u></i></b></span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><br style="box-sizing: border-box; text-align: start; white-space: pre-wrap;" />
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="text-align: start; white-space: pre-wrap;">Joey Elis ha sempre amato il profumo delle librerie. Vive con la sua famiglia in una piccola città.
Ama scrivere all’alba quando la casa è silenziosa ed è una grande appassionata di biscotti e serie tv. Da bambina leggeva qualsiasi cosa le capitasse a tiro, a scuola scriveva temi chilometrici e spendeva tutta la paghetta in romanzi. Le piacerebbe possedere una piccola biblioteca e un giardino pieno di fiori, nei quali rifugiarsi in compagnia dei suoi sogni di carta e inchiostro. La sua collaborazione con Dri Editore è iniziata nel 2019, con la pubblicazione del romanzo I segreti di Winter House.</span></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="text-align: start; white-space: pre-wrap;"><br /></span></span></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFa918KpJg2Q2Lc1ZAqvzaZduW429-jzO3tF2uem0nlr8iWqeuOszo3vadF0tV3mDyLEWr0GaxuUijs0McKFK9dS-7BqKej36txmDPtbAV5krUcSxe1M3YNwmwTsLGsRYK4PVXy9EZ0f4/s320/09dd317f-4032-47dc-b9f0-845b7c93d8c6.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="226" data-original-width="320" height="354" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFa918KpJg2Q2Lc1ZAqvzaZduW429-jzO3tF2uem0nlr8iWqeuOszo3vadF0tV3mDyLEWr0GaxuUijs0McKFK9dS-7BqKej36txmDPtbAV5krUcSxe1M3YNwmwTsLGsRYK4PVXy9EZ0f4/w500-h354/09dd317f-4032-47dc-b9f0-845b7c93d8c6.jpg" width="500" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><blockquote><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><blockquote><i>«Non è possibile toccare
una rosa senza pungersi, tutto ciò che è bello causa anche dolore. Bisogna
chiedersi se si è disposti a sopportarlo.»</i></blockquote></span></blockquote></div><span style="text-align: start; white-space: pre-wrap;"><br /></span></span></span></div></span>
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<!--[endif]--></span></div><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin;"><br /></span></div><div style="text-align: center;"><br /></div>Unknownnoreply@blogger.com0